architectPubblichiamo la bozza del nuovo disegno di legge di recepimento delle direttive appalti ed il documento Anci di proposte emendative Anci trasmesse all’VIII° Commissione Lavori Pubblici del Senato. All’art. 1 comma 1 lett. i) Anci ha proposto, inoltre, un emendamento rilevante in materia di centralizzazione degli acquisti.

 

La disposizione, così come elaborata nella bozza di ddl, prevede” l’obbligo per i comuni di ricorrere a forme di aggregazione o centralizzazione delle committenze di livello almeno regionale per gli affidamenti di importo superiore a un milione di euro”.

 

Con la proposta emendativa Anci la finalità è duplice: da una parte di venire incontro alle esigenze dei Comuni che si sono o si stanno organizzando in convenzioni – per le acquisizioni di beni, servizi e lavori – ai sensi dell’art. 30 del D.Lgs n. 267/2000, evitando in tal modo di rendere inutili gli sforzi che le Amministrazioni stanno compiendo per poter ottemperare, dal 1 settembre 2015, alle disposizioni previste dal riformulato art. 33 comma 3bis del codice dei contratti pubblici; dall’altra porre dei limiti minimi di popolazione (10.000 abitanti) per le aggregazioni soddisfacendo l’esigenza, fortemente sentita da più parti, di razionalizzazione della spesa e riduzione delle Stazioni appaltanti.

 

Il Governo è delegato ad adottare un decreto legislativo per l’attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del 26 febbraio 2014 del Parlamento europeo e del Consiglio rispettivamente sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino complessivo della disciplina vigente in materia di contratti pubblici, nel rispetto dei princìpi e criteri direttivi generali di cui all’articolo 32, della legge 24 dicembre 2012, n. 234.

 

In allegato all’articolo, pertanto, come già detto, la bozza del documento e le proposte di emendamento ANCI.