Con la Legge di Bilancio cambia la Cedolare Secca sugli Affitti Commerciali, dal 2019 cambiano le regole.
Anche i proprietari di negozi e locali commerciali possono beneficiare della cedolare secca. La manovra 2019 ha allargato, infatti, a queste locazioni il regime agevolato riservato fino ad oggi alle abitazioni.
Secondo l’articolo 1 comma 59 del della Legge di Bilancio 2019,
Il canone di locazione relativo ai contratti stipulati nell’anno 2019, aventi ad oggetto unita’ immobiliari classificate nella categoria catastale C/1, di superficie fino a 600 metri quadrati, escluse le pertinenze, e le relative pertinenze locate congiuntamente, puo’, in alternativa rispetto al regime ordinario vigente per la tassazione del reddito fondiario ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, essere assoggettato al regime della cedolare secca, di cui all’articolo 3 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, con l’aliquota del 21 per cento.
Tale regime non e’ applicabile ai contratti stipulati nell’anno 2019, qualora alla data del 15 ottobre 2018 risulti in corso un contratto non scaduto, tra i medesimi soggetti e per lo stesso immobile, interrotto anticipatamente rispetto alla scadenza naturale.
Estesa dunque la possibilità di usufruire anche per tali immobili del regime agevolato della cedolare secca al 21% rispetto al regime ordinario secondo il quale il reddito fondiario concorre ai fini dell’IRPEF.
La norma non si applica ai contratti stipulati nel 2019 ma per i quali al 15 ottobre 2018 sia in essere un contratto non scaduto tra gli stessi contraenti sullo stesso immobile, per il quale si interrompe la naturale scadenza per usufruire del regime agevolativo.
Con questa agevolazione, che piace a imprenditori e commercianti, si vuole assestare negli anni un altro colpo all’evasione fiscale sulle locazioni riducendo gli affitti in nero.