caro-bollette-2022-proposte-adiconsumCaro Bollette 2022: le proposte di Adiconsum al Governo, con la ricetta per debellare gli aumenti sempre più insostenibili.


Non far diventare gli interventi “tampone” la politica energetica del Paese. Serve una strategia nazionale seria con provvedimenti strutturali e normativi. Solo così possiamo affrancarci dal caro-bollette.

Serve aprire subito un Tavolo con le Associazioni Consumatori aderenti al CNCU e gli altri stakeholder.

Ecco qui di seguito le proposte dell’Associazione di Consumatori  Adiconsum al Governo lanciate in un recente Comunicato Stampa.

Caro Bollette 2022: le proposte di Adiconsum al Governo

“Siamo di fronte ad un altro intervento “tampone” del Governo per tentare di contenere il caro-bollette, che interesserà ancora consumatori e imprese nei prossimi mesi. A fronte di quanto da noi chiesto più volte ed in più occasioni, il Governo continua a varare decreti “spot”, senza intraprendere una nuova politica energetica” – dichiara Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum nazionale.

“A nostro avviso – continua De Masi  gli interventi da adottare sono di due tipi: strutturali e normativi.

Dal punto di vista strutturale occorre:

  • creare un vero mercato dell’energia a livello europeo;
  • riformare la struttura tariffaria adeguandola alle scelte energetiche che il Paese si darà;
  • modificare la struttura della rete per rendere omogenee tutte le aree geografiche;
  • semplificare le procedure autorizzative per la massima diffusione delle energie rinnovabili;
  • rivedere il decreto Bersani a oltre 20 anni dalla sua emanazione.

Dal punto di vista normativo occorre:

  • introdurre norme per alleggerire la bolletta, eliminando oneri, accise e tutto ciò che non ha nulla a che vedere con i consumi energetici;
  • trasferire alcuni oneri generali di sistema sulla fiscalità generale;
  • contenere l’IVA e la tassazione;
  • aumentare il bonus sociale e il tetto ISEE per accedervi;
  • adottare interventi per fornire apparecchiature più efficienti ai clienti per i disagiati economicamente;
  • creare un Fondo sociale per i consumatori vulnerabili;
  • istituire un Albo dei Venditori per il mercato libero con accesso consentito solo dietro garanzie fidejussorie.

Infine, è urgente, e non più rinviabile, l’apertura di un Tavolo permanente con le Associazioni Consumatori aderenti al CNCU, in qualità di Rappresentanti nazionali dei cittadini-consumatori, e con tutti gli altri stakeholder”– conclude De Masi.

 


Fonte: Adiconsum