residenza-virtuale-roma-capitaleIl caos sembra aver preso il sopravvento a Roma, con problematiche sulla Tari che coinvolgerebbero la società partecipata “Aequa Roma“.


Tra le varie criticità evidenziate in un dossier pubblicato dal quotidiano Roma Today, si segnalano falle informatiche, errori nei solleciti di pagamento della Tassa sui Rifiuti, e controversie legate alle sanatorie per le case popolari e al contributo di soggiorno, con perdite stimabili in decine di milioni.

Caos Tari nella Capitale e presunte responsabilità della società Aequa Roma

L’attenzione dei rappresentanti politici è stata attirata su questa situazione, con il capogruppo della Lega capitolina, Fabrizio Santori, che ha annunciato un’interrogazione urgente al sindaco Gualtieri. Anche Antonio De Santis, capogruppo della Lista civica Raggi in assemblea capitolina, ha espresso preoccupazione e chiesto chiarimenti sulle inefficienze nell’amministrazione dei tributi.

Santori ha denunciato il continuo scontro tra il Dipartimento delle Entrate e la società partecipata Aequa Roma, evidenziando gravi problemi nella riscossione dei tributi. Questi problemi includono falle informatiche, difficoltà nel recupero dei crediti, errori nei conteggi e cartelle esagerate, che hanno portato a una significativa perdita di entrate per il Comune di Roma.

In particolare, le cartelle Tari errate sono state oggetto di critiche, con l’Organo di revisione economico finanziario di Roma Capitale che ha ribadito ripetutamente l’incapacità dell’amministrazione nel riscuotere le somme dovute. Questo ha generato disagi per i contribuenti e messo a rischio la loro privacy, oltre ad aumentare il carico fiscale sui piccoli imprenditori con sanzioni immotivate.

Anche De Santis ha sollevato dubbi sull’efficacia del sistema di riscossione della Tari, notando che un’interrogazione presentata lo scorso anno è rimasta senza risposta.

Le utenze “fantasma”

Inoltre nella Capitale la situazione assume contorni ancora più complicati considerando che un gran numero di cittadini romani sembrano essere “fantasmi” agli occhi dell’Ama, l’azienda municipale dei rifiuti. Questo significa che non risultano registrati, non pagano la Tari e, ancor più preoccupante, non sono a conoscenza di come gestire correttamente i rifiuti, soprattutto nelle zone dove è attiva la raccolta differenziata porta a porta.

Si stima che almeno 150.000 utenze rientrino in questa categoria, creando un doppio problema per l’amministrazione comunale: da un lato, la gestione dei rifiuti diventa più complessa a causa della presenza di cittadini non registrati che potrebbero non rispettare le norme di smaltimento; dall’altro, il mancato pagamento della Tari comporta una perdita di entrate significativa per il Comune.

Nicola Franco, presidente del VI Municipio, ha sottolineato già divers evolte questa situazione, evidenziando l’urgente necessità di condurre un censimento più accurato per identificare e affrontare questo problema. Senza una corretta registrazione e una presa in carico di queste utenze, diventa estremamente difficile per l’amministrazione municipale garantire una gestione efficace dei rifiuti e assicurare il corretto finanziamento dei servizi urbani.

E intanto la Tari aumenta

Se non bastasse per i cittadini capitolini piove sul bagnato. La già complessa situazione si complica ulteriormente con l’incremento della Tari per l’anno in corso, deciso dalla Giunta Gualtieri, sebbene con un aumento contenuto pari al 2,87%. Tale decisione è stata giustificata dalle variazioni nei costi certificati dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera), dall’adeguamento Istat e dall’inflazione.

Questo aumento, sebbene limitato, ha un impatto significativo sulle tasche dei cittadini romani, specialmente considerando il contesto economico già difficile. Tuttavia, il Comune ha rassicurato sul fatto che non ci saranno ulteriori aumenti della Tari l’anno prossimo. Tale promessa è stata accompagnata dall’annuncio di intensificare la lotta all’evasione fiscale, con particolare attenzione alla riscossione di questo tributo. Una promessa che lascia un po’ perplessi date le premesse evienziate sopra, ma vedremo come sarà messa in atto.

Infine, il Comune si impegnerà, sempre secondo quanto affermato dalla giunta, a intervenire con finanziamenti mirati, se necessario, al fine di garantire una gestione efficiente dei tributi e dei rifiuti. Questa strategia potrebbe comprendere investimenti in tecnologie e infrastrutture che facilitino la riscossione e il monitoraggio dei tributi, così come interventi mirati per migliorare la gestione dei rifiuti e aumentare la consapevolezza dei cittadini sull’importanza del corretto smaltimento.

Come detto prima, bisogna vedere come sarà e fatto e soprattutto con quali risorse.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it