spesometro 22Dopo il caos sul sistema telematico per l’invio dei dati delle fatture emesse e ricevute l’Agenzia delle Entrate ha deciso di spostare il termine inizialmente fissato al 28 settembre.


 

Il sistema telematico dell’Agenzia delle Entrate per l’invio telematico dei dati delle fatture emesse e ricevute, il cosiddetto Spesometro 2017, è fuori uso dal 22 settembre scorso. Il servizio è stato interrotto dallo scorso fine settimana perché inserendo soltanto il codice fiscale dei contribuenti era possibile accedere a tutti i loro dati in “palese violazione della privacy”.

 

”Il servizio web è temporaneamente sospeso per manutenzione. Restano attivi tutti gli altri canali di trasmissione”: questa la scritta che campeggia sul nella pagina ”Fatture e Corrispettivi” dell’Agenzia delle Entrate che ha di fatto sostituito il vecchio ”Spesometro”.

 

Dopo il coro di proteste che chiedevano una proroga del termine per presentare gli adempimenti fiscali, il Fisco ha comunicato che lo Spesometro tornerà a funzionare da oggi e che la scadenza è stata spostata al 5 ottobre. Rete Imprese Italia aveva chiesto al Governo una proroga di almeno 20 giorni della scadenza. E, considerata la sperimentalità del nuovo adempimento, di “prevedere la non punibilità per errori od omissioni riguardanti i dati sia delle fatture che delle liquidazioni Iva effettuate entro il 31 dicembre 2017, qualora siano corretti entro il 31 gennaio 2018”.

 

Lo Spesometro ha lo scopo di limitare l’evasione fiscale in ambito IVA. A partire dal 2013 è ufficialmente denominato “Comunicazione Polivalente” poiché il tracciato record da inviare all’Agenzia delle Entrate è stato unificato ad altre dichiarazioni, ad esempio la comunicazione di acquisti da paesi in Black-List. Lo Spesometro è un provvedimento fiscale italiano che non trova corrispondenze in altri paesi.