Nella recente sentenza emessa dalla CGT della Lombardia si esamina il pagamento del Canone unico patrimoniale per l’installazione di impianti pubblicitari lungo le strade provinciali.
La decisione della Corte di Giustizia Tributaria, sintetizzata di seguito, ha delineato chiaramente i principi e le competenze tra le autorità locali coinvolte.
La controversia verteva sulla giurisdizione per il pagamento del canone. L’appellante ha contestato che il tribunale di prima istanza avesse considerato un fattore determinante che, secondo loro, non era rilevante per la decisione finale.
La sentenza si basa sul comma 816 e successivi dell’art. 1 della Legge n. 160/2019, oltre all’art. 21 del Regolamento della Città Metropolitana di Milano. Questi articoli stabiliscono i criteri e le modalità di applicazione del nuovo Canone unico patrimoniale.
Che cosa rappresenta il Canone Unico Patrimoniale?
Il Canone Unico Patrimoniale rappresenta un’imposta locale applicata per l’occupazione di suolo pubblico e per la diffusione di messaggi pubblicitari su infrastrutture pubbliche come strade e aree urbane. Questa tassa è destinata a regolare e compensare l’uso del suolo pubblico da parte di privati o aziende che installano impianti pubblicitari.
Componenti del Canone Unico Patrimoniale
- Occupazione del suolo pubblico: questa componente del canone si riferisce al pagamento richiesto per l’installazione e l’occupazione di spazi pubblici come marciapiedi, aree verdi o strade. Le tariffe possono variare in base alla dimensione e alla posizione dell’installazione.
- Diffusione di messaggi pubblicitari: il canone include anche una componente relativa alla diffusione di pubblicità attraverso impianti collocati sul suolo pubblico. Questa parte del canone è gestita per regolare e compensare l’uso dello spazio pubblico per fini commerciali e promozionali.
La gestione e la riscossione del Canone Unico Patrimoniale possono essere suddivise tra diverse autorità locali, come comuni e province. La competenza per la riscossione può variare a seconda della natura dell’installazione e delle disposizioni specifiche delle normative locali.
In sintesi, il Canone Unico Patrimoniale è una tassa locale che mira a regolare e compensare l’uso del suolo pubblico per installazioni pubblicitarie, garantendo un equo pagamento per l’occupazione di spazi e la diffusione di messaggi commerciali sulle infrastrutture pubbliche.
Che cosa si intende per “strade provinciali”?
Le “strade provinciali” sono una categoria specifica di infrastrutture stradali gestite dalle province, che rappresentano una suddivisione amministrativa e gestionale delle reti stradali all’interno di un paese o di una regione.
Caratteristiche delle strade provinciali
- Gestione e amministrazione: le strade provinciali sono sotto la responsabilità delle province, che sono enti intermedi tra i comuni e le regioni (o stati, a seconda del contesto nazionale). Queste strade possono attraversare più comuni e collegare aree urbane e rurali all’interno di una provincia.
- Classificazione e funzione: le strade provinciali sono classificate in base alla loro importanza e alla tipologia di traffico che regolano. Possono includere strade principali tra centri urbani e rurali, nonché strade di collegamento tra comuni.
- Manutenzione e finanziamento: le province sono responsabili della manutenzione delle strade provinciali e spesso gestiscono anche il finanziamento per miglioramenti o per l’ampliamento dell’infrastruttura stradale.
Differenze con altre tipologie di strade:
- strade statali: sono gestite dal governo centrale e collegano regioni o importanti centri urbani.
- strade comunali: sono sotto la responsabilità diretta dei singoli comuni e spesso collegano le diverse parti di un comune.
Il Canone Unico Patrimoniale si applica anche sulle strade provinciali
Secondo la Corte, la provincia è autorizzata a richiedere il canone solo per l’occupazione del suolo pubblico sulle strade provinciali, mentre la componente relativa alla diffusione di messaggi pubblicitari spetta esclusivamente al comune.
La Corte ha ribadito che la normativa vigente non attribuisce alla provincia la competenza esclusiva per la riscossione del canone pubblicitario. Al contrario, il comune mantiene la legittimità di richiedere il canone per i messaggi pubblicitari diffusi nel proprio territorio.
L’appello è stato pertanto accolto, confermando la legittimità del comune nel richiedere il canone per la diffusione di messaggi pubblicitari su strade provinciali. Diversamente, la provincia può richiedere il canone solo per l’occupazione del suolo pubblico.
Il testo della sentenza
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it