Alla fine, sembra che l’odiata ipotesi di legare il pagamento del canone Rai alla bolletta dell’energia elettrica sia saltata. Sembrava che il governo fosse seriamente intenzionato a inserire la misura, volta al recupero dell’evasione del canone, nel decreto sugli 80 euro in busta paga per chi percepisce uno stipendio fino ai 25mila euro annui. In tal modo, il pagamento non sarebbe più dipeso dall’effettivo possesso di un apparecchio televisivo, ma ma al mero consumo del nucleo familiare.

L’idea sarebbe stata caldeggiata, in maniera particolare, dal commissario alla spending review, Carlo Cottarelli. Il gettito recuperato, stimato attorno ai 300 milioni di euro, sarebbe stato destinato permetà alla Rai e per metà al Tesoro. Così facendo si sarebbero date garanzie, alla Corte dei Conti, in merito alla copertura delle misure annunciate.

Attorno alle 17.30 del 16 aprile, tuttavia, è stato lo stesso Palazzo Chigi a smentire l’eventualità. Non è previsto alcun intervento sul canone, ed ogni voce in merito sarebbe destituita di ogni fondamento.

FONTE: CGIA Mestre

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