Il Garante privacy si pronuncia sulla vicenda del bonus Partita iva richiesto dai cinque deputati.


In relazione alla vicenda del bonus Partita iva, il Garante per la protezione dei dati personali emette un comunicato martedì 11 agosto.

Bonus Partita iva per i deputati: il parere del Garante

Precisa che, sulla base della normativa vigente, la privacy non è d’ostacolo alla pubblicità dei dati relativi ai beneficiari del contributo. Questo perchè, come in questo caso, da ciò non possa evincersi, in particolare, una condizione di disagio economico-sociale dell’interessato (art. 26, comma 4,  d.lgs. 33 del 2013).

Ciò vale, a maggior ragione, rispetto a coloro per i quali, a causa della funzione pubblica svolta, le aspettative di riservatezza si affievoliscono. Questo anche per effetto dei più incisivi obblighi di pubblicità della condizione patrimoniale cui sono soggetti (cfr., ad es., artt. 9  L. 441/1982 e 5 d.l. 149/2013, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 13 del 2014).

Il Garante contestualmente comunica che sarà aperta una istruttoria in ordine alla metodologia seguita dall’INPS rispetto al trattamento dei dati dei beneficiari e alle notizie al riguardo diffuse.

Si ricorda che qualsiasi amministrazione pubblica, ivi compresi gli enti pubblici non economici, come ad esempio l’Inps, sono tenute alla diffusione di tali dati.

I regolamenti interni sono surclassati dalla normativa nazionale a riguardo.

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Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it