I Comuni hanno tempo fino al 7 agosto per pubblicare l’avviso per l’erogazione del contributo chiamato Bonus IMU 2022 destinato alle attività commerciali e artigianali esistenti sul proprio territorio.
Il Decreto interministeriale 30 maggio 2022, n. 230, ha dato attuazione a quanto previsto dall’art. 1 comma 353 della Legge di Bilancio 2022 che aveva stabilito l’erogazione di un contributo riconosciuto, in via sperimentale, in favore degli esercenti l’attività del commercio al dettaglio e degli artigiani che iniziano, proseguono o trasferiscono la propria attività in un comune con popolazione fino a cinquecento abitanti delle aree interne per il pagamento dell’imposta municipale propria per gli immobili siti nei predetti comuni, posseduti e utilizzati per l’esercizio dell’attività economica.
Maggiori informazioni sul cosiddetto bonus IMU 2022 sono disponibili in questo articolo.
Tale contributo, fissato nel limite massimo di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, è destinato alle imprese commerciali e artigiane che:
- sono iscritte nel registro delle imprese e la relativa attività non risulta cessata, inattiva, sospesa o sottoposta a procedure concorsuali;
- sono proprietarie o titolari di un diritto su un immobile compreso nella categoria castale C/1 (Negozi e botteghe) in base al quale è dovuto il pagamento dell’imposta municipale propria;
- iniziano, proseguono o trasferiscono la propria attività in uno dei comuni inseriti nell’allegato al sopracitato decreto.
Cosa deve fare il comune?
I comuni inseriti nell’allegato al DM 30 maggio 2022 n.230 devono pubblicare un apposito avviso, entro il 7 agosto 2022, ossia entro 30 giorni dalla data di registrazione del decreto da parte degli Organi di controllo (avvenuta in data 8 luglio 2022, con apposito provvedimento della Corte dei Conti), fissando un termine di 30 giorni per la presentazione delle domande da parte dei soggetti interessati i quali dovranno dichiarare:
- di essere in possesso dei requisiti necessari all’ammissione al contributo;
- di non aver riportato condanne, ancorché non definitive, o l’applicazione di una pena concordata per delitti non colposi, salva la riabilitazione;
- non essere stati dichiarati falliti o insolventi, salva la riabilitazione.
Scaduti i termini per la presentazione delle domande i comuni, verificato il possesso dei requisiti previsti, trasmettono esclusivamente in via telematica al Ministero della cultura le domande pervenute, indicando l’ammontare dell’imposta municipale propria dovuta per l’anno di riferimento da ciascun contribuente in relazione a ciascun immobile.
Il Ministero della cultura provvederà quindi alla determinazione dei contributi e trasferirà le relative somme a ciascun comune per la successiva assegnazione in favore dei beneficiari.
È di fondamentale importanza ricordare che tali contributi sono riconosciuti in favore di ciascun beneficiario nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dal regime “de minimis” e che per questo motivo dovranno essere caricati sul Registro Nazionale degli Aiuti di Stato.
E per il 2023?
Per la concessione del contributo per l’anno 2023 la procedura da seguire è la medesima, ma la scadenza entro la quale il comune dovrà procedere con la pubblicazione dell’avviso è stata fissata nel 31 gennaio 2023.
Pabli Srl si rende disponibile a supportare gli enti interessati nelle attività di predisposizione dell’avviso di concessione del contributo e nelle successive attività di rendicontazione sul Registro Nazionale degli Aiuti di Stato.
Fonte: Pabli srl