Tra gli aiuti compresi nel Decreto Sostegni, è presente anche il bonus centri estivi. Vediamo di cosa si tratta e come richiederlo.
Il bonus centri estivi è una delle misure di sostegno presenti nel Decreto Sostegni, per poter far fronte all’emergenza Coronavirus.
Vediamo di cosa si tratta, come funziona e come richiederlo.
Bonus centri estivi: cos’è
Dopo la crisi, anche economica, che è arrivata con la pandemia di Covid-19, lo Stato ha ideato un pacchetto di aiuti e sostegni, destinati ai cittadini più in difficoltà, inserendoli nel Decreto Sostegni.
Tra gli aiuti, è presente il bonus centri estivi, un’agevolazione economica introdotta insieme al bonus baby-sitter.
Si tratta di un supporto economico che viene erogato a favore di alcune categorie, per sostenere economicamente le famiglie che vogliono iscrivere i propri figli ai centri estivi. Il bonus in questione è stato introdotto dal decreto legge 13 marzo 2021, n.30, convertito, con modifiche, dalla legge 6 maggio 2021, n.61.
Il bonus può essere richiesto per l’iscrizione dei propri figli, in diverse tipologie di strutture: centri e attività diurne, centri con funzione educativo-ricreativa, ludoteche, centri di aggregazione sociale e centri per le famiglie, centri diurni di protezione sociale e centri diurni estivi, asili e servizi per la prima infanzia, asili nido e servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia, compresi spazi gioco e centri bambini-genitori.
Bonus centri estivi: chi può richiederlo e quali sono le eccezioni
Il bonus centri estivi può essere richiesto da alcune categorie di soggetti:
- Lavoratori iscritti, in via esclusiva, alla Gestione separata, relativa all’art. 2 comma 26, della legge 8 agosto 1995, n.335
- I lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’INPS
- Lavoratori autonomi iscritti alle casse professionali autonome non gestite dall’INPS, subordinatamente alla comunicazione da parte delle rispettive casse previdenziali del numero dei beneficiari
- Personale del comparto sicurezza, difesa, soccorso pubblico e della polizia locale, impiegato per le esigenze connesse all’emergenza da Covid-19
- I lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alle categorie degli esercenti le professioni sanitarie, degli esercenti la professione di assistenza sociale e degli operatori sociosanitari.
I benefici spettano a chi ha figli conviventi minori di 14 anni o figli disabili in situazioni di gravità accertata, a prescindere dalla loro età.
Il bonus può essere richiesto solamente se l’altro genitore non accede ad altre tutele o al congedo parentale e può essere erogato ad entrambi i genitori, alternativamente, purché non ricorra nelle stesse giornate della settimana prescelta, una di queste condizioni:
- la prestazione lavorativa è svolta in maniera agile
- l’altro genitore non svolga alcuna attività lavorativa ed è beneficiario di altri sostegni del reddito
- i genitori hanno giù usufruito del congedo di cui ai commi 2 e 5 del medesimo art.2 del decreto-legge n. 20/2021
- i genitori hanno già fruito o fruiscono ancora del bonus asili nido
Come richiedere il bonus centri estivi
Per poter richiedere il bonus centri estivi, ci sono due modalità prestabilite:
- Per applicazione web, tramite il portale istituzionale dell’INPS (Prestazioni e servizi > Servizi > Bonus servizi di baby-sitting), per poi scegliere la tipologia di domanda.
- Tramite i patronati, attraverso i servizi gratuiti offerti dagli stessi
In caso scegliessimo l’applicazione web, il cittadino deve autenticarsi al servizio e avrà bisogno dello SPID di livello 2, della Carta d’identità elettronica, della Carta nazionale dei servizi e del PIN di tipo dispositivo, rilasciato dall’Istituto entro il 1° ottobre 2020.
Quali sono gli importi
Col bonus centri estivi, l’INPS prevede un contributo totale o parziale per la copertura del costo sostenuto, per la partecipazione ad un centro estivo diurno in Italia, nel periodo che va da giugno a settembre.
La copertura dell’importo può andare da un minimo di 5 giorni (una settimana) ad un massimo di 20 giorni (quattro settimane). L’importo massimo settimanale è di 100 euro, per un massimo di quattro settimane e potrà essere accreditato direttamente al richiedente.
Il contributo verrà calcolato a seconda del valore ISEE:
- con ISEE fino a 8mila euro, il contributo coprirà il 100% della spesa, nei limiti del valore massimo erogabile;
- con ISEE compreso tra 8’000,01 e 24mila euro, la copertura sarà del 95% della spesa;
- per ISEE compreso tra 24’000,01 e 32mila euro, la copertura sarà del 90% della spesa;
- per ISEE compreso tra 32’000,01 e 56mila euro, la copertura sarà dell’85% della spesa.
In caso di ISEE superiore ai 56mila euro o in caso di mancata rilevazione di valida DSU entro la data di inoltro della domanda, la copertura della spesa sarà dell’80%, sempre nei limiti del valore massimo erogabile.
Per i giovani con disabilità, grave o gravissima, la copertura sarà maggiorata di un ulteriore 50%, per coprire le spese di assistenza, durante il soggiorno nel centro estivo.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it