“Il raddoppio del bonus bebè che il governo auspica di mettere in campo con la prossima legge di bilancio rappresenta un’iniziativa importante che il Pd è pronto a sostenere perchè tutte le iniziative volte a incentivare la natalità nel nostro Paese sono meritevoli di attenzione e supporto”. Lo dice Matteo Colannino, deputato del Pd, dopo che il ministro Lorenzin in un’intervista a Repubblica ha annunciato il raddoppio del bonus bebè, che passerà da 80 a 160 euro per il primo figlio, (e arriverà a 240 euro per il secondo figlio) per le famiglie con Isee inferiore a 25.000 euro. Per chi sta sotto i 7.000, invece, il bonus passa dagli attuali 160 a 240 euro.
Annunciando il raddoppio del bonus bebè, Lorenzin parlando con Repubblica ha parlato del rischio di un “crack demografico”, ricordando che in 5 anni l’italia ha perso oltre 66 mila nascite. “Se andiamo avanti con questo trend, senza riuscire a invertirlo- ha detto Lorenzin- tra dieci anni, cioè nel 2026, nel nostro Paese nasceranno meno di 350 mila bambini all’anno, il 40% in meno del 2010.Un’apocalisse, ha spiegato al quotidiano romano il ministro, che indica i bonus bebè come un modo, ma non l’unico, per affrontare quella che definisce “la veraemergenza italiana“.
Commentando l’annuncio di Lorenzin, che punta ad inserire il raddoppio del bonus nella prossima legge di stabilità, Colaninno aggiunge: “Purtroppo i dati sulla natalità nel nostro Paese fanno tutt’altro che sorridere: proprio per questo è necessario aggredire alla radice i problemi che oggi frenano tante coppie dalla possibilità di mettere al mondo i figli. Il bonus bebè è uno strumento efficace e concreto: la maggiorazione dell’importo dell’assegno è un segnale di attenzione importante”.
Sempre all’interno del Pd, esprime soddisfazione anche il senatore Salvatore Margiotta: “La possibilità di raddoppiare il bonus bebè rispetto all’importo attuale rappresenta una notizia importante e che va sostenuta: in un Paese dove la natalità è crollata il supporto alle famiglie che fanno figli è imprescindibile”. Quindi Margiotta aggiunge: “Auspichiamo quindi che l’annuncio fatto oggi dal ministro della Salute possa concretizzarsi in modo da dare un ulteriore segnale di vicinanza a chi oggi fa fatica a crescere i propri figli. L’attenzione del governo verso questo tema è lodevole: siamo pronti a fare la nostra parte in Parlamento per sostenere questo percorso e offrire alle famiglie italiane uno strumento concreto che possa aiutarle nella loro vita di tutti i giorni”.
Chiede invece interventi strutturali e non solo bonus straordinari Dario Ginefra: “Ha ragione il ministro Lorenzin quando denuncia il rischio in Italia di un crack demografico, ma non bastano i bonus o i super bonus bebè a creare le condizioni per bloccare questa deriva”. Aggiunge poi il deputato dem: “Dobbiamo pensare a strumenti strutturali e non straordinari che sostengano la genitorialità, ad una campagna di comunicazione sulla curva della fertilità che smonti il mito dell’immortalità biologica e sull’opportunità di preservare la fertilità stessa attraverso il ricorso al congelamento degli ovuli in giovane età. Impedire, dunque, che l’infertilità sopraggiunta contribuisca a limitare ulteriormente la legittima aspettativa alla genitorialità”.
Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ne ha parlato con grande sicurezza nella sua intervista a Repubblica, ma fonti di Palazzo Chigi sottolineano come l’ipotesi del raddoppio del bonus bebè sia, allo stato,solo una delle proposte in campo. Prioritario, osservano, è uno sguardo complessivo sugli strumenti di welfare, e non una o l’altra ipotesi le quali, al momento, restano tali.