In caso di lavori di bonifica dall’amianto, c’è la detrazione sulle spese sostenute per il trasporto in discarica?
La detrazione relativa alle spese per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio spetta anche per i lavori di bonifica dall’amianto (articolo 16-bis, comma 1, lettera l, Tuir), che, quindi, rappresentano una tipologia a parte, agevolabile indipendentemente dalla categoria edilizia in cui gli interventi stessi rientrano. Ne consegue che la detrazione spetta a prescindere dalla realizzazione di un intervento di recupero del patrimonio edilizio e riguarda anche il trasporto dell’amianto in discarica da parte di aziende specializzate (circolare n. 7/E del 27 aprile 2018).
Come è noto le detrazioni fiscali ristrutturazioni danno diritto ad uno sgravio fiscale ai fini IRPEF del 50% sulle spese sostenute per interventi di edilizia (manutenzione ordinaria e straordinaria).
Rientrano tra i lavori per i quali è possibile sfruttare l’agevolazione anche gli interventi legati alla rimozione dell’amianto e quindi i costi legati a:
- smantellamento;
- incapsulamento;
- smaltimento dell’amianto.
Gli interventi ammessi al credito sono gli interventi di rimozione e smaltimento, anche previo trattamento in impianti autorizzati, dell’amianto presente in coperture e manufatti di beni e strutture produttive ubicati nel territorio nazionale effettuati nel rispetto della normativa ambientale e di sicurezza nei luoghi di lavoro. Lo sgravio è previsto anche per le spese sostenute per consulenze professionali e perizie tecniche nel limite del 10% e comunque non oltre 10.000 euro per ciascun progetto.
Per accedere al credito d’imposta il contribuente dovrà semplicemente compilare il modelloF24 online.
Un’altra importante agevolazione riguarda la sostituzione dell’amianto con pannelli fotovoltaici per la quale è possibile beneficiare di detrazioni fiscali al 65%. Lo sgravio fiscale riguarda gli interventi mirati a migliorare l’efficienza energetica degli edifici.
Sarà possibile sfruttare l’agevolazione fiscale fino al 31 dicembre 2019. La soglia di spesa massima ammonta complessivamente a 5,667 milioni di euro ad anno.