Tra i tributi maggiormente evasi dagli italiani, c’è il bollo auto. Secondo un’indagine condotta dall’Aci insieme a Quattroruote, emerge un quadro relativo al pagamento del tributo disastroso. L’evasione, in questo caso, ha creato un ammanco per le casse dello Stato di 850 milioni di euro.

I veicoli immatricolati soggetti alla tassazione, infatti, sono 34,4 milioni. Il gettito generato dovrebbe ammontare a 6,45 miliardi di euro ma quello che, effettivamente, le Regioni sono riuscite a riscuotere equivale a 5,6 miliardi. Tra le ragioni dell’ampiezza della cifra vi è, anzitutto, la relativa esiguità delle sanzioni per i trasgressori. I controlli attuati dalle Regioni, inoltre, sono piuttosto blandi, mentre la facoltà di cancellare d’ufficio i veicoli inadempienti dal Pubblico registro automobilistico, operazione che comporterebbe il ritiro della carta di circolazione e della targa, viene applicata molto raramente.

Solo la Lombardia e il Lazio si avvalgono dell’opzione con una certa costanza, mentre i veicoli che sono stati abbandonati o che sono finiti all’estero senza che la loro posizione fosse mai stata regolarizzata sarebbero addirittura un milione.

FONTE: CGIA Mestre

 

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