Si tratta di una delle tasse e delle scadenze meno amate dai cittadini, ma come tutte va pagata: ecco tutte le indicazioni utili che riguardano il bollo auto.
Il bollo auto è infatti una tassa che chiunque possiede un veicolo, prima o poi dovrà affrontare.
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Scopriamo dunque in questa breve rassegna qual è la natura di questa tassa, chi deve pagarla e quali sono le specifiche in merito a criteri di calcolo e pagamento.
Che cos’è il Bollo Auto?
Il bollo auto è un tributo locale previsto dall’amministrazione finanziaria italiana, che grava sugli autoveicoli e motoveicoli immatricolati nella Repubblica Italiana, il cui versamento è a favore delle Regioni di residenza.
Il possesso si presume dall’iscrizione nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA) anche se è ammessa la prova contraria nei casi:
- di cessione a titolo definitivo (vendita del veicolo)
- dei contratti per i quali la legge stabilisce che il soggetto obbligato è diverso dal proprietario
- perdita del possesso (a seguito di un furto)
- o radiazione del mezzo (auto, moto, ecc.)
- o infine per tutti quei casi in cui è prevista e obbligatoria la registrazione nel PRA e, normalmente, ammessa anche in ritardo.
Chi ha competenza delle tasse automobilistiche?
Le competenze in materia di tasse automobilistiche, dal 1° gennaio 1999, sono state trasferite dalla legge alle Regioni a Statuto Ordinario ed alle Province Autonome di Bolzano e di Trento.
Tali Regioni e Province possono affidare a terzi le attività di controllo e di riscossione delle tasse automobilistiche, mentre tali funzioni per le Regioni a Statuto Speciale di Sardegna e Friuli Venezia Giulia sono svolte dall’Agenzia delle Entrate.
Chi deve pagarlo?
Come anticipato sono tenuti al pagamento della tassa automobilistica coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano essere proprietari del veicolo al pubblico registro automobilistico (PRA).
Secondo la legge, il bollo auto deve essere versato entro il mese di immatricolazione. Se però l’immatricolazione avviene negli ultimi dieci giorni del mese, la scadenza viene rinviata all’ultimo giorno del mese successivo.
In caso di veicolo con contratto di leasing, usufrutto o acquisto con patto di riservato dominio, sono tenuti al pagamento della tassa automobilistica coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano al PRA essere rispettivamente utilizzatori, usufruttuari, acquirenti con patto di riservato dominio del veicolo.
A partire dal 1 gennaio 2020, in caso di veicolo con contratto di noleggio a lungo termine senza conducente, sono tenuti al pagamento della tassa automobilistica coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano essere utilizzatori del veicolo stesso.
Criteri di calcolo
Dal 1° gennaio 1998, le tasse devono essere corrisposte sulla base della potenza effettiva e non più in relazione ai cavalli fiscali.
Più esattamente:
- Per autovetture, autoveicoli ad uso promiscuo, autobus, autoveicoli ad uso speciale e motocicli la tassa automobilistica deve essere versata in base alla potenza effettiva del veicolo espressa in kilowatt. Il numero dei kilowatt è riportato sulla carta di circolazione.
Attenzione: il numero relativo ai Kw può contenere una virgola: in questo caso non si devono considerare le cifre decimali. Esempio: se il numero dei Kw è 47,80 l’importo va corrisposto per 47 Kw.
Se manca l’indicazione del numero di Kw, la tassa deve essere versata in relazione alla potenza massima espressa in Cv, indicata sulla Carta di circolazione.
- Inoltre dal 1° Gennaio 2007
- Per le autovetture e gli autoveicoli trasporto promiscuo e per i motocicli, la Tassa è differenziata in base alle normative comunitarie sulle emissioni inquinanti ad esclusione delle autovetture ed autoveicoli con alimentazione, esclusiva o doppia, elettrica, a gas metano, a GPL, a idrogeno, a prescindere dalla normativa comunitaria.
- Per le autovetture e gli autoveicoli trasporto promiscuo con potenza fiscale superiore ai 100 KW (o 136 CV), il calcolo va effettuato aggiungendo all’importo base moltiplicato per 100 KW (o 136 CV), i singoli KW eccedenti i 100 (o i CV eccedenti i 136) moltiplicati per la tassa maggiorata.
Come pagare il bollo auto?
Dal 2020 il bollo auto si paga tramite sistema PagoPA. A partire dall’anno in corso, il 2021, se utilizzi sistemi elettronici in tabaccherie, uffici postali o esercizi commerciali, anche il bollo auto può essere conteggiato tra le spese che concorrono al cashback.
Di fatto, i versamenti tramite PagoPA vengono eseguiti sul sito dell’ente pubblico creditore (amministrazione comunale, scuola, università, ospedale…) o tramite le banche e gli istituti di pagamento aderenti al sistema PagoPA.
Pertanto per pagare il bollo auto o moto basta usare uno di questi modi:
- Sportelli automatici ATM, sportelli fisici e home banking degli Istituti di Credito;
- Sportelli di Poste Italiane;
- Tabaccherie abilitate aderenti al circuito Lottomatica o convenzionate con Banca 5 S.p.A.;
- Ricevitorie Sisal abilitate;
- on line sul sito ACI.
Pagamento del bollo auto online
Infine, il pagamento del bollo auto online può essere effettuato dai proprietari dei veicoli, residenti nelle regioni dove il servizio è disponibile come:
- Abruzzo
- Basilicata
- Calabria
- Campania
- Emilia Romagna
- Lazio
- Liguria
- Lombardia
- Molise
- Piemonte
- Provincia Autonoma Bolzano
- Provincia Autonoma Trento
- Puglia
- Sicilia
- Toscana
- Umbria
- Valle d’Aosta
Ai cittadini non residenti in queste regioni non è consentito pagare il bollo online, ma possono effettuare il calcolo della cifra da pagare.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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