Alla prossima conferenza Stato-Città, il Governo avanzerà la proposta concernente l’ulteriore rinvio della scadenza per la chiusura dei preventivi degli enti locali.
Dopo un primo rinvio deciso a dicembre scorso, infatti, il nuovo termine è fissato per il prossimo 30 aprile; la data attualmente prevista, il 31 marzo, si è rivelata poco adatta, in quanto coincide con una serie di scadenze che rendono complicato il quadro della finanza locale.
La fine di marzo, infatti, è anche il termine entro il quale la legge prevede l’approvazione dei nuovi fabbisogni standard, che quest’anno governeranno il 30% del fondo di solidarietà comunale per la quota extra rispetto ai rimborsi per il taglio di Imu e Tasi.
Va sottolineato che questa volta è stato l’Esecutivo a prendere l’iniziativa ed a fissare un nuovo termine per i preventivi, in modo da blindare da subito una data ed evitare che si ravvii una nuova catena di proroghe; in passato, invece, la procedura è sempre stata avviata da una richiesta dei Comuni cui seguiva la risposta del Governo.
Il bilancio preventivo fa esplicitamente riferimento all’esercizio finanziario successivo a quello in cui esso viene redatto. Esso contempla l’indicazione delle entrate che si prevede di realizzare e delle spese che si ipotizza di sostenere all’interno dell’esercizio finanziario non ancora iniziato. La contrattazione sui bilanci preventivi dei Comuni diventa estremamente importante in un periodo in cui i cittadini subiscono quasi sempre un aumento consistente della tassazione locale e delle tariffe per compensare i forti tagli lineari adottati dai governi centrali sulle amministrazioni locali.
Come risaputo, l’iter di approvazione del bilancio preventivo inizia con la redazione di proposte tecnico-amministrative da parte della Tesoreria comunale. Queste fanno da punto di partenza per la redazione della proposta di bilancio di previsione da parte della Giunta, all’interno della quale ciascun assessore è responsabile per le risorse appartenenti alla propria area di competenza. La proposta di bilancio di previsione così redatta viene dapprima presentata ai consiglieri comunali e in seguito collegialmente discussa in Consiglio per la deliberazione definitiva.
È il regolamento comunale a stabilire quanti giorni prima del Consiglio, la Giunta deve rendere disponibile la bozza di bilancio e quanto tempo è a disposizione dei consiglieri per eventuali emendamenti.