revisori dei contiCon la delibera n. 14/2017, la sezione Autonomie ha approvato le linee guida per la relazione dei revisori dei conti dei Comuni, delle Città metropolitane e delle Province sul bilancio di previsione 2017/19.


 

L’armonizzazione contabile costituisce senz’altro un presidio essenziale ad un efficace coordinamento della finanza pubblica ed è stata costruita, nella sua disciplina formale e sostanziale, secondo un criterio logico che consente di cogliere gli aspetti di congruenza delle gestioni degli Enti.

 

Volendo tratteggiare solo per sommi capi le aree applicative nelle quali si sono colti tali segni, vale considerare che il ritorno dopo circa 20 anni della previsione di cassa finalizzata ad una migliore programmazione dei flussi, ha comportato la necessità di più frequente ricorso alle variazioni di bilancio e alle connesse relazioni informatiche con i tesorieri; non meno oneroso si è rilevato il rispetto della disciplina delle variazioni di bilancio contenuta nel novellato art. 175 TUEL che contempla una variegata articolazione delle competenze per l’adozione di tali atti che va dagli organi consiliari ai responsabili dei servizi.

 

Elementi di complessità si registrano anche nella tenuta della contabilità finalizzata alla determinazione, a fine esercizio, del risultato di amministrazione che, per l’aspetto relativo all’eventuale avanzo, impone un’analisi della sua composizione che ne rende difficile la lettura e complica la sua programmazione ed il suo utilizzo nonostante i correttivi dell’ultima legge di bilancio. Così come impegnativo, per la complessità gestionale, si presenta l’istituto del fondo pluriennale vincolato, la cui importante funzione di legare temporalmente l’acquisizione delle risorse all’utilizzo delle stesse viene realizzata solo con puntuale osservanza delle specifiche regole.

 

In proposito una certa problematicità è stata osservata nel tracciamento finanziario delle spese di investimento pluriennali per effetto, nei casi in cui si verifica, del ripetuto transito dello stesso investimento nell’avanzo vincolato, la sua successiva applicazione o l’utilizzo del fondo pluriennale vincolato, tematica alla quale farà da moltiplicatore il rilancio degli investimenti. Non diversamente accade per la, giustamente attenta e scrupolosa, tenuta della contabilità per l’utilizzo degli incassi vincolati e degli anticipi di tesoreria e del loro rispettivo reintegro.

 

In allegato il testo completo della delibera.