banconote_falseIl 27simo Rapporto sulla falsificazione dell’euro relativo al periodo 1 gennaio – 31 dicembre 2014, curato dall’Ufficio Centrale Antifrode dei Mezzi di Pagamento (UCAMP) del Dipartimento del Tesoro, evidenzia un calo significativo delle banconote sospette di falsità.

 

Il Rapporto, che si basa sulle segnalazioni di sospetto falso comunicate al Dipartimento del Tesoro, registra una diminuzione, in numero e controvalore, delle banconote sospette di falsità: 659.532 pezzi nel 2014 per un controvalore di circa 33 milioni, mentre nel 2013 erano stati 1.670.728 i pezzi sospetti per un controvalore di circa 84 milioni.

 

Si registra, invece, un aumento significativo, in numero e controvalore, delle monete sospette di falsità di cui nel 2014 è stato effettuato un sequestro record. Ne sono state segnalati 369.123 pezzi nel 2014 (per un controvalore di circa 653 mila euro) che si confrontano con 36.682 pezzi segnalati nel 2013 per circa 46 mila euro di valore.

 

Il quantitativo maggiore di banconote sospette di falsità ritirate o sequestrate nel 2014 riguarda il taglio da 50 euro (470.995 banconote). Nel corso di una sola operazione effettuata dalle Forze di Polizia sono state sequestrate 428.670 banconote di questo taglio. Senza tener conto di tale dato, si confermerebbe una prevalenza di banconote sospette da 20 euro (106.112 pezzi) rispetto a quelle da 50 euro (42.325 banconote, al netto del sequesto record), come già registrato negli scorsi anni.

 

Per quanto attiene alle monete, dei 369.123 pezzi ritirati dalla circolazione e/o sequestrati, 15.105 sono da 50 centesimi, 62.164 da 1 euro e 291.575 da 2 euro. La maggior parte delle monete metalliche ritirate è riconducibile a individuazioni effettuate dalle agenzie di custodia e trasporto denaro.

 

Scarsissime le segnalazioni di falso sulle nuove banconote della serie” Europa”, immesse in circolazione il 2 maggio 2013 nel taglio da 5 euro e il 25 settembre 2014 nel taglio da 10 euro. Per queste nuove banconote nel 2014 sono stati effettuati 1973 ritiri per il taglio da 5 euro e 51 ritiri per il taglio da 10 euro.

 

Il Rapporto è frutto della elaborazione dei quasi 195mila verbali di sospetti casi di falsità, prevenuti all’UCAMP del Dipartimento del Tesoro nel 2014.

 

Il 44,55% delle segnalazioni è giunto dagli Istituti bancari, il 51,35% dalle Agenzie di custodia e trasporto denaro e il 3,54% dagli Uffici postali. Il rimanente 0,57% delle segnalazioni proviene dagli altri Enti istituzionalmente deputati al ritiro/sequestro delle banconote e delle monete sospette di falsità, essenzialmente le Forze di Polizia. Spetta poi alla Banca d’Italia effettuare le perizie sulle banconote segnalate per verificarne l’effettiva falsità. Le perizie sulle monete competono invece all’Istituto Poligrafico dello Stato.