aumento-deducibilita-imu-2019Aumento della deducibilità IMU dal 2019: da quest’anno cambiamenti sulla deducibilità dei versamenti relativi agli immobili strumentali.


Dal 2019 l’Imu che imprese e professionisti versano sugli immobili strumentali è deducibile dalle imposte sui redditi in misura pari al 40% e non più al 20%, come avveniva dal 2014 al 2018.

 

La legge di Bilancio 2019 interviene sul testo dell’articolo 14 del decreto legislativo 23/2011, che aveva sancito l’indeducibilità dell’Imu dalle imposte erariali sui redditi, oltre che dall’imposta regionale sulle attività produttive.

 

Gli immobili interessati dal raddoppio di deducibilità dal 2019 sono quelli utilizzati esclusivamente per l’esercizio di un’impresa o di una professione. Per le imprese si tratta degli immobili “strumentali per natura o per destinazione”, con esclusione di quelli “merce”.

 

La deducibilità maggiorata al 40% dovrebbe riguardare anche gli immobili strumentali assunti in locazione finanziaria o demaniali in concessione, su cui l’Imu è a carico dell’utilizzatore.

 

L’aumento si applica anche all’imposta municipale immobiliare (IMI) della provincia autonoma di Bolzano e all’imposta immobiliare semplice (IMIS) della provincia autonoma di Trento. Tutte le tre imposte restano, invece, indeducibili ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive.

 

La legge di Stabilità 2014 (art. 1, comma 715, legge n. 147/2013) ha introdotto la deduzione ai fini della determinazione del reddito di impresa e del reddito derivante dall’esercizio di arti e professioni nella misura del 20%.

 

In base al successivo comma 716, la deduzione aveva effetto a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2013 e, per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2013, veniva elevata al 30%.