precompilata 2016Puntuale all’appuntamento del 15 aprile, arriva in rete la nuova versione, più evoluta rispetto a quella utilizzata l’anno scorso, della dichiarazione dei redditi confezionata dal Fisco per lavoratori dipendenti e pensionati. Dal 2 maggio e fino al 7 luglio, collegandosi al sito dell’Agenzia delle Entrate, sarà possibile “archiviare” la denuncia dei redditi relativi al 2015 con pochi clic. Da quest’anno, inoltre, vi si può accedere anche con le credenziali del Sistema pubblico per l’identità digitale (Spid).

 

Il Fisco semplice: meno oneri, più certezze

 

Recita così lo spot televisivo in onda da alcuni giorni sulle reti Rai. Maggiori informazioni, più dati e, quindi, meno (o niente) elementi da aggiungere. Dichiarazione dei redditi ancora più facile e a portata di contribuente, senza dover necessariamente ricorrere a un Centro di assistenza fiscale o a un professionista abilitato. Una novità della precompilata 2.0 è la presenza di ulteriori oneri deducibili e/o detraibili, che gli interessati troveranno già riportati nella loro dichiarazione, modello 730/2016. Si tratta, in particolare, delle spese sostenute nel 2015 per la sanità (mancano i farmaci da banco) e dei relativi eventuali rimborsi, delle spese per studi universitari, per funerali, per interventi finalizzati al recupero del patrimonio edilizio o al risparmio energetico e dei contributi versati alle forme di previdenza complementare. Altra importante novità è la possibilità di provvedere “in proprio” alla dichiarazione congiunta per la quale, invece, lo scorso anno occorreva necessariamente rivolgersi a un Caf o a un professionista abilitato.

 

Assistenza online

 

In rete, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, il nuovo portale, con tutte le informazioni e le scadenze, appositamente dedicato all’assistenza sulla precompilata. Una guida multimediale, che sarà continuamente arricchita e aggiornata per accompagnare il cittadino nel percorso semplificato della dichiarazione dei redditi. Da oggi, 15 aprile, il contribuente (e i soggetti eventualmente da lui delegati) potranno visualizzare la propria (o del delegante) dichiarazione dei redditi e l’elenco delle informazioni attinenti al 730 precompilato in possesso dell’Agenzia, con indicazione dei dati inseriti e non inseriti e le relative fonti informative. L’invio, invece, potrà essere fatto a partire dal 2 maggio e fino al 7 luglio 2016.

 

All’interno del nuovo spazio web, realizzato secondo le Linee guida definite dall’Agenzia per l’Italia digitale per i siti web della Pubblica amministrazione, sono presenti tutte le informazioni su come visualizzare, compilare, integrare, modificare e trasmettere la dichiarazione. Sono indicati anche i canali di assistenza attivi che, in vista della partenza dell’operazione precompilata, saranno potenziati per rispondere alle richieste dei cittadini. In primo piano, tutte le novità di quest’anno, come i nuovi oneri e spese già inseriti dal Fisco. In una sezione ad hoc sono invece ricordate le scadenze e le eventuali novità. Le domande più frequenti trovano, invece, risposta nella sezione delle Faq, in costante aggiornamento. È stato, inoltre, realizzato un tutorial – pubblicato sul canale youtube “Entrateinvideo” – disponibile anche nella lingua dei segni, realizzato in collaborazione con l’Ens per tutti i contribuenti non udenti.

 

Come accedere

 

Alla dichiarazione precompilata è possibile accedere tramite le credenziali:

 

 

  • dell’Agenzia delle Entrate (Fisconline)
  • dell’Inps (occorre il pin dispositivo)
  • per i servizi online del portale NoiPa, riservato al personale della pubblica amministrazione.

 

 

Altri strumenti di accesso sono la Carta nazionale dei servizi (CNS) e, da quest’anno, Spid, il Sistema pubblico di identità digitale, attivo dal 15 marzo scorso, che permetterà di usufruire, con credenziali uniche, di tutti i servizi online della pubblica amministrazione e dei privati che vi aderiranno. Per ottenere un’identità Spid, è necessario rivolgersi a uno dei gestori di identità (identity provider) accreditati dall’Agenzia per l’Italia digitale (qui l’elenco).