A stabilirlo è una nuova delibera di Arera la 158/2020 con le tabelle allegate.
L’ARERA decide: riduzione TARI sui giorni di chiusura di Imprese e Negozi. Ecco quali sono le novità dopo l’ultima delibera dell’Autorità.
Arrivano infatti le regole per gli sconti della tariffa rifiuti alle categorie economiche colpite dalla crisi.
Si tratta della Tari per le «utenze non domestiche», cioè per il vasto mondo che va dalle imprese al negozio sotto casa, che si riduce in proporzione ai giorni di chiusura determinati all’emergenza sanitaria.
ARERA: riduzione TARI su giorni di chiusura di Imprese e Negozi
Le regole si attuano rispettando le prerogative già attribuite dalla legge 147/13 agli Enti locali in materia di riduzioni ed esenzioni tariffarie.
Vale a dire nei casi in cui l’articolazione dei corrispettivi all’utenza venga determinata sulla base delle tabelle di cui all’Allegato 1 del d.P.R. 158/99, ai fini del “Calcolo della parte variabile della tariffa per le utenze non domestiche”.
Come detto si applicherà alle tipologie di attività diutenze non domestiche (indicate, a titolo esemplificativo e non esaustivo,nella Tabella 1 dell’Allegato A) enucleate dal d.P.R. 158/99 che risultino immediatamente riconducibili alle categorie di cui sia stata disposta la sospensione, e la successiva riapertura.
Discorso diverso è rappresentato dalle imprese o dagli studi professionali che hanno chiuso spontaneamente, magari perché in grado di assicurare lo Smart Working ai dipendenti. In questo caso lo sconto si considera facoltativo: il Comune o l’Autorità d’ambito, cioè, possono decidere non solo se prevedere o meno agevolazioni.
Infine c’è la riduzione per le famiglie, in attesa della riduzione sociale de facto. Si punta ad anticipare la “Tari sociale” prevista dal collegato fiscale (articolo 57-bis del Dl 124/2019) ma non ancora attuata. Anche in questo caso si tratta di un’opzione e non di un obbligo per i Comuni.
A questi link il testo completo della Delibera e le tabelle allegate.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it