cessione immobiliare ivaRiflessioni sulle politiche, anche fiscali, “per l’abitare delle famiglie italiane”, perché il settore immobiliare è il maggior traino dell’economia del Paese e va “tutelato”; e questo ha fatto il legislatore, inserendo nelle norme misure in favore di tale comparto. È, in estrema sintesi, il succo del seminario tenutosi al ministero dell’Economia e delle Finanze, in via XX Settembre, nella sala della Maggioranza, intitolato appunto “Fare casa: sostegno al credito e agevolazioni fiscali per l’abitare delle famiglie italiane”.

 

All’interno di tre contenitori tematici (Chiedere e pagare un mutuo: il sistema degli strumenti innovativi di sostegno al credito per l’acquisto della casa; Affittare, ristrutturare arredare: i benefici delle politica fiscale sul “fare casa”; La casa fra decisione di investimento e voglia di futuro), si sono posizionati gli interventi dei relatori, tra cui quello del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, in materia di incentivi e bonus fiscali sulla casa e i suoi “annessi”.

 

Le agevolazioni fiscali per la casa: più trasparenza e più sviluppo

 

La Orlandi ha fornito un quadro delle più recenti disposizioni messe in campo o, semplicemente, confermate dalle ultime leggi, in particolare dalla Stabilità per il 2016 (legge 208/2015), per sorreggere il settore immobiliare e, nello stesso tempo, la crescita economica italiana. Si è, dunque, soffermata sulla maggiore elasticità del bonus prima casa, sia ai fini Iva sia del Registro, che ora spetta anche se si possiede ancora la vecchia abitazione, purché la si venda entro un anno. Ha, poi, ricordato gli sconti temporanei finalizzati a soddisfare le esigenze soprattutto dei giovani (35 anni), come l’acquisizione agevolata dell’abitazione principale tramite leasing, favorita da una detrazione Irpef del 19% dei canoni e dei relativi oneri accessori e da un Registro ridotto sul costo dell’acquisto finale; la detrazione dall’Irpef del 50% dell’Iva pagata per l’acquisizione di unità residenziali con elevati indici di efficienza energetica, vendute dalle imprese che le hanno costruite, restaurate o ristrutturate; il “bonus mobili giovani coppie” riservato, lo dice la parola, alle coppie, anche non sposate, che abbiano acquistato nel 2015, o acquistino nel 2016, un’immobile da destinare a loro abitazione principale.

 

E’ stata, inoltre, sottolineata la proroga di popolari benefici fiscali in scadenza, tra questi l’innalzamento della percentuale di detrazione, al 50%, delle spese sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio (con limite fissato ancora a 96mila euro, invece degli “ordinari” 48mila euro) e, al 65%, di quelle per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti (beneficio esteso, per il 2016, anche agli Iacp relativamente agli interventi realizzati su immobili di loro proprietà adibiti a edilizia residenziale pubblica), e il bonus mobili ed elettrodomestici, confermato per l’anno in corso.

 

Attenzione, infine, puntata sulle misure in favore del mercato delle locazioni, in particolare su quella destinata alle persone fisiche non esercenti attività commerciale, che prevede una deduzione dall’imponibile Irpef pari al 20% del prezzo di acquisto dell’immobile risultante dall’atto notarile di compravendita, nel limite massimo complessivo di 300mila euro (comprensivo di Iva), qualora l’appartamento – entro sei mesi dall’acquisto o dal termine dei lavori – sia dato in affitto a carattere continuativo per almeno otto anni.

 

A conclusione del suo intervento, Rossella Orlandi, nell’annunciare l’odierna pubblicazione della nota trimestrale (gennaio-marzo 2016) con i dati del mercato immobiliare a cura dell’Omi, ha anticipato la conferma di un nuovo dinamismo delle contrattazioni, che sembra chiudere il lungo ciclo negativo del periodo 2008-2013.