Antiriciclaggio, per i Commercialisti arrivano le linee guida diffuse dal CNDCEC. Lo ha reso noto il Consiglio Nazionale con l’Informativa n. 47 del 2019.
Il Decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 è stato oggetto di significative modifiche ad opera del Decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 90, nell’ambito del recepimento della Direttiva UE 2015/849 (c.d. IV Direttiva in materia di prevenzione e contrasto dei fenomeni di riciclaggio e finanziamento del terrorismo).
Il recepimento di tale Direttiva ha introdotto un parziale rimedio alle difficoltà applicative dell’impianto normativo, sostanzialmente unitario, del Decreto, concepito fin dall’origine per disciplinare gli obblighi in capo a categorie di soggetti dalle caratteristiche più disparate (operatori del settore finanziario, professionisti, ecc.).
Antiriciclaggio e Commercialisti: le linee guida
Il CNDCEC ha predisposto le Linee Guida come frutto di orientamenti interpretativi maturati in assenza di specifiche indicazioni da parte delle Autorità competenti; pertanto, nel caso in cui tali Autorità diffondano interpretazioni ufficiali su specifici aspetti, le Linee Guida saranno aggiornate in conformità a tali orientamenti.
Tra i vari aspetti significativi:
Valutazione del rischio: valutare, da un lato, il rischio di riciclaggio connesso ai clienti e alle prestazioni professionali (già vigente dal 2007) e, dall’altro, l’esposizione al rischio di riciclaggio degli stessi soggetti destinatari della normativa, secondo la metodologia indicata dalla Commissione europea.
Adeguata verifica della clientela: particolare attenzione agli studi associati e alle società tra professionisti, nelle quali con le opportune cautele i relativi obblighi possono essere espletati in modalità centralizzata.
Conservazione: la conservazione dei documenti, dati e informazioni è disciplinata con riferimento sia alla modalità di adempimento cartacea che a quella informatica.
A questo link il testo completo delle linee guida.