anomalie-dati-iva-2019In un recente provvedimento dell’Agenzia delle Entrate le indicazioni su come effettuare la comunicazione di ravvedimento in merito alle anomalie sui dati dell’Iva per l’anno 2019.


Nello specifico l’avviso dell’Agenzia si rende necessario poiché sono in arrivo le comunicazioni, relative al periodo di imposta 2019, per la promozione dell’adempimento spontaneo nei confronti dei soggetti titolari di partita IVA per i quali emergono delle differenze tra:

  • i dati della dichiarazione IVA
  • e l’importo delle operazioni IVA trasmesse telematicamente.

Ecco i contenuti in dettaglio del provvedimento delle Entrate.

La comunicazione

L’Agenzia trasmette la comunicazione dei dati Iva da cui sono emerse le anomalie al domicilio digitale del contribuente o, se assente, è inviata tramite posta ordinaria. Stesse modalità di comunicazione sono previste per il contribuente, direttamente o tramite intermediario, che ha ricevuto la comunicazione dell’Agenzia e vuole richiedere informazioni o segnalare ulteriori elementi sconosciuti al fisco.

La comunicazione è consultabile nel Cassetto fiscale del contribuente e nell’apposita sezione webFatture e Corrispettivi”, in cui sono disponibili:

  • il protocollo identificativo e la data di invio della dichiarazione Iva
  • i dati della dichiarazione
  • l’importo della somma delle operazioni Iva trasmesse in modalità telematica
  • l’ammontare complessivo delle operazioni attive imponibili o delle operazioni “reverse charge
  • i dati dei clienti con le relative operazioni
  • il totale dei corrispettivi giornalieri
  • e infine i dati dei fornitori.

Anomalie dati Iva per il 2019: come mettersi in regola

Attraverso un’apposita comunicazione, il contribuente ha la possibilità di verificare le irregolarità riscontrate e fornire all’Agenzia elementi sconosciuti che possano giustificare l’anomalia o di regolarizzare la propria posizione attraverso l’istituto del ravvedimento operoso (articolo 13, Dlgs n. 472/1997).

I dati Iva verificati e messi a disposizione dall’Agenzia sono:

  • codice fiscale
  • denominazione
  • cognome e nome del contribuente
  • numero di comunicazione con l’anno d’imposta e il codice atto
  • tutti i dati relativi alle operazioni Iva trasmesse in modalità telematica cioé le operazioni imponibili, esenti, e le operazioni di reverse charge.

I contribuenti che hanno ricevuto dall’Agenzia la comunicazione di anomalia dei dati Iva possono regolarizzare errori ed omissioni riconosciuti tramite il ravvedimento operoso, beneficiando della riduzione delle sanzioni, in base al tempo trascorso dalla violazione.

Il contribuente potrà rimediare alla violazione commessa a prescindere dal fatto che sia stata già constatata o che siano iniziati accessi ispezioni o attività amministrative di controllo, ufficialmente comunicati, a meno che non si tratti di atti di liquidazione, di accertamento o dell’applicazione di una sanzione, o se abbia ricevuto una comunicazione di irregolarità.

Il testo completo del provvedimento

Potete consultare qui di seguito il documento completo.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it