anci-appello-governo-tariL’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci) ha lanciato un appello urgente al Governo e al Parlamento per prevenire potenziali contenziosi e incrementi sulla Tari.


Allo stato attuale, secondo l’associazione dei sindaci italiani, possono infatti emergere controversie e aumenti delle tariffe dei rifiuti urbani, che potrebbero gravare sui cittadini. La richiesta di intervento è motivata dalle complesse situazioni che coinvolgono numerosi Comuni in tutta Italia e i gestori del servizio di raccolta rifiuti.

Scopriamo dunque nel dettaglio quali sono le motivazioni di questo appello e quali sono le proposte dell’Anci in merito.

Anci, appello al Governo per scongiurare contenziosi e incrementi sulla Tari

La questione cruciale riguarda la definizione delle regole concernenti gli “impianti minimi” da parte dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). Questi impianti rappresentano le strutture fondamentali per il corretto funzionamento del ciclo dei rifiuti urbani, svolgendo un ruolo essenziale nella gestione e nella smaltimento dei rifiuti stessi. Tuttavia, alcune sentenze del Consiglio di Stato hanno messo in discussione le decisioni di ARERA riguardanti tali impianti, generando incertezze e lasciando vuoti normativi sulla regolamentazione delle tariffe applicate nei periodi precedenti, specialmente per gli anni 2022 e 2023.

Questa situazione di incertezza ha conseguenze significative sull’economia sia dei gestori degli impianti che dei Comuni. La possibilità che le tariffe dei rifiuti urbani debbano essere ricalcolate a seguito di questa incertezza potrebbe portare ad un aumento dei costi per i cittadini, che potrebbero essere costretti a sopportare tariffe più elevate per i servizi di gestione dei rifiuti.

Inoltre, la mancata definizione delle tariffe per il 2024 crea ulteriori difficoltà nella redazione dei Piani Economico Finanziari (PEF), che sono fondamentali per la pianificazione e la gestione dei servizi di raccolta rifiuti. Senza tariffe chiare e definitive per il prossimo anno, i Comuni e i gestori degli impianti si trovano in una situazione di incertezza che compromette la pianificazione finanziaria e operativa dei servizi di gestione dei rifiuti.

La proposta (rifiutata) dell’Anci

L’Anci ha pertanto agito prontamente di fronte alla situazione critica, cercando di ottenere un intervento tempestivo da parte del Governo. A tal fine, ha presentato un emendamento che mirava a prorogare i termini per la redazione dei Piani Economico Finanziari (PEF) e la definizione delle tariffe dei rifiuti urbani fino al 30 giugno successivo. Questa proposta era volta a fornire ai Comuni e ai gestori degli impianti un periodo supplementare per adattarsi alla complessa situazione normativa e operativa.

Tuttavia, nonostante l’urgenza della questione, tale proposta non è stata accolta dalle autorità competenti. Questo ha reso ancora più pressante la necessità di un intervento immediato da parte del Governo e del Parlamento per affrontare l’emergenza. Così l’associazione sottolinea quanto sia indispensabile estendere i termini per la redazione dei PEF e trovare una soluzione provvisoria per le tariffe dei rifiuti urbani degli anni 2022 e 2023 al fine di evitare aumenti ingiustificati che graverebbero sui cittadini italiani.

Un servizio di supporto per la Redazione del PEF TARI

In questo contesto la Golem Net, software house specializzata in soluzioni dedicate alle PA, si propone di dare un supporto ed un ausilio nella risoluzione delle criticità e dei nodi più complessi che gli Enti Locali si trovano di fronte durante la Redazione del Piano Economico Finanziario TARI (PEF MTR-2) per il periodo regolatorio 2022-2025.

Questi qui di seguito sono i principali asset del servizio:

  • fornitura di supporto per la corretta definizione dell’istanza finalizzata alla richiesta di dati al soggetto gestore, semplificando il processo di acquisizione delle informazioni necessarie
  • consulenza per l’individuazione dei costi efficienti relativi agli anni di redazione del piano economico N-1 e N, garantendo una valutazione accurata in conformità alle normative vigenti
  • assistenza nel riconoscimento dei costi conformi alle disposizioni normative pertinenti
  • collaborazione nella corretta identificazione e inserimento dei costi riconosciuti dal Soggetto Responsabile del Rifiuto (SRR) nel PEF grezzo fornito dai Comuni
  • verifica e applicazione dei limiti di crescita delle entrate, basata sui dati forniti e assicurando la conformità alle regolamentazioni vigenti
  • verifica e applicazione precisa della percentuale massima di assegnazione del valore del fondo dei crediti di dubbia esigibilità, con coerenza e aderenza alle direttive normative
  • consulenza nell’individuazione dei fabbisogni standard e analisi di eventuali risultati superiori ai valori standard, con raccomandazioni per ottimizzazioni efficaci
  • gestione della trasmissione del PEF unitario all’ente di competenza, con supporto continuo in caso di richieste di modifica o approfondimento.

Compilando questa form potete richiedere maggiori informazioni e un preventivo, oppure potete in alternativa scrivere un messaggio WhatsApp al numero: 342 014 7374 oppure ancora inviare una mail a commerciale@golemnet.it

Si ricorda anche che la Golem Net ha messo a punto una piattaforma dedicata alla Gestione dei PEF, un applicativo per curare tutte le fasi procedurali relative ai Piani economici finanziari da parte degli Enti territorialmente competenti. Attraverso GestionePef.it si accede alla piattaforma che permette la collaborazione coordinata e l’amministrazione dei flussi documentali nell’ambito della gestione dei PEF.

Maggiori informazioni sono disponibili all’interno della brochure del progetto, scaricabile direttamente qui.

Il testo completo dell’appello dell’Anci

Qui il documento completo.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it