Amministrazione Comunale: la Corte dei Conti, sezione Toscana, si è espressa in merito ad alcuni dettagli sull’aumento di indennità di funzione del sindaco e degli assessori, con la deliberazione n. 3/2018.


Secondo i magistrali contabili è ammessa la possibilità di aumentare le indennità di funzione del sindaco e degli assessori nella misura massima prevista nella tabella A. Questo tenendo conto della riduzione imposta dalla finanziaria 2006. Ma, essendo la normativa finalizzata al contenimento della spesa pubblica, si devono rispettare i principi di sana gestione finanziaria.

 

Pertanto, nelle decisioni relative ad ogni aumento di spesa è necessario valutare che le condizioni rispettino la normativa vigente. Inoltre, nel parere dei magistrati viene precisato che le fasi di certificazione

 

«non devono, peraltro, limitarsi ad un mero riscontro di tipo contabile. Ma sono chiamati ad operare un ben più pregnante e rigoroso accertamento, in termini di effettività. Nello specificio circa la sussistenza degli anzidetti parametri non disgiunto da una complessiva valutazione, anche alla stregua di principi di sana gestione finanziaria, delle risultanze di bilancio».

 

La valenza di accertamento dichiarativo della ricorrenza dei presupposti legittimanti la parametrazione della indennità effettuata dalla Amministrazione. Questa assume che per il regolamento deve ritenersi che siano preclusi meccanismi retroattivi di determinazione delle indennità di funzione.

 

In allegato il testo completo della Sentenza.