Gli Enti locali che sono stati colpiti dall’alluvione, con questa proroga, avranno più tempo per ottemperare all’invio della Certificazione per la perdita di gettito causata dal Covid per l’anno 2022.
A stabilire lo slittamento dei termini è stato il decreto legge 1 giugno 2023, n. 61, denominato come “Interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023”.
Gli Enti locali, ricordiamo, sono tenuti alla verifica delle risorse straordinarie ricevute e utilizzate in ragione dell’emergenza epidemiologica, attraverso uno specifico modello di certificazione.
Alluvione, proroga invio della certificazione Covid per l’anno 2022
Ne consegue pertanto che, gli Enti locali colpiti dagli eventi avversi (individuati in un apposito elenco allegato alla fine di questo articolo) hanno la possibilità di trasmettere la certificazione entro il termine perentorio del 31 luglio 2023. La scadenza precedente risultava fissata allo scorso 31 maggio 2023.
Si tratta nello specifico della certificazione della perdita di gettito connessa all’emergenza epidemiologica da COVID-19, al netto delle minori spese e delle risorse assegnate a vario titolo dallo Stato a ristoro delle minori entrate e delle maggiori spese connesse alla predetta emergenza, incluse quelle connesse ai maggiori oneri per incremento energia elettrica e gas.
Questo modulo va trasmesso al Ministero dell’economia e delle finanze-Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato tramite l’applicativo web https://pareggiobilancio.rgs.mef.gov.it,
Il documento è disponibile all’interno dell’area riservata del portale “pareggio di bilancio”, e per ottenerlo servirà:
- consultare il Menu Funzionalità “Gestione modello” presente alla sinistra della maschera principale dell’applicativo
- cliccare sulla funzione di “Interrogazione/cancellazione Modello”
- selezionare il codice ente – descrizione, esercizio finanziario (2022), il nome del Modello, il periodo di riferimento (anno)
- e cliccare sul pulsante “CONFERMA”.
Una volta compilato deve essere firmato digitalmente dal rappresentante legale, dal responsabile del servizio finanziario e dall’organo di revisione economico-finanziaria.
Rimangono valide tutte le altre disposizioni, le indicazioni e i chiarimenti fornite precedentemente dalla Ragioneria Generale dello Stato.
L’elenco degli enti coinvolti
Potete consultare qui l’elenco completo.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it