Il decreto legge fiscale (Dl 193/2016) introduce nuovi adempimenti Iva collegati alla manovra, i quali interessano anche gli enti pubblici che esercitano attività commerciali.
Il decreto sostituisce l’articolo 21 del Dl 78/2010, che disciplinava lo “spesometro” (comunicazione polivalente). La nuova regola stabilisce che invece della presentazione annuale, i soggetti passivi Iva trasmetteranno telematicamente su base trimestrale (anche se in Parlamento potrebbe arrivare un correttivo che dimezza gli obblighi) i dati di tutte le fatture emesse, di tutte le fatture ricevute e registrate ex articolo 25 del Dpr 633/72 (comprese le bollette doganali) e delle variazioni. Il decreto stabilisce che i dati, inviati in forma analitica secondo modalità che verranno fissate con provvedimento del direttore dell’agenzia delle Entrate, comprendono almeno i dati dei soggetti coinvolti nelle operazioni, data e numero fattura, base imponibile, aliquota applicata, l’imposta, la tipologia dell’operazione.
Il decreto 193 aggiunge tuttavia al Dl 78/2010 l’ articolo 21-bis, che stabilisce che i soggetti passivi trasmettono, negli stessi termini e con le stesse modalità dell’articolo 21, una comunicazione dei dati contabili riepilogativi delle liquidazioni periodiche dell’imposta effettuate in base all’articolo 1, commi 1 e 1-bis, del Dpr 10/1998, e degli articoli 73, comma 1, lettera e), e 74, comma 4, del Dpr 633/1972, anche in caso di liquidazione a credito. In caso di determinazione separata dell’imposta in presenza di più attività, caso tipico degli enti locali, i soggetti passivi presentano una sola comunicazione riepilogativa per ciascun periodo.