esproprio casaAddio alla Tasi sulla prima casa, misure contro la povertà infantile, taglio dell’Ires sulle imprese dal 2016, rinnovo dei contratti del pubblico impiego, alcune misure sulla previdenza. Sono queste le parole d’ordine della legge di stabilità che il Governo questa settimana presenterà alle Camere. Il pacchetto più significativo di interventi resta quello sugli immobili. Sale al di sopra dei cinque miliardi il conto dell’abolizione di Imu e Tasi sulle abitazioni principali (l’Imu in realtà è attualmente presente solo sulle prime case di lusso), su terreni e fabbricati agricoli e sui macchinari cosiddetti “imbullonati”. Il governo si è impegnato a compensare integralmente la perdita di gettito per i Comuni tramite un aumento dei trasferimenti.

 

I contatti tra esecutivo e Anci sono in corso e si concretizzeranno in un incontro in calendario domani alle 12, dunque due o tre giorni prima della prevista approvazione della legge di Stabilità. Ma c’è già un consenso di massima sulle cifre in gioco. La totale esenzione dall’imposta per le abitazioni principali, compresa l’Imu per quelle di categoria A1, A8 e A9 (case di lusso, ville e castelli) vale 3,73 miliardi, mentre la cancellazione per il settore agricolo è quantificata in 806 milioni. Resta da definire con esattezza l’importo relativo agli imbullonati. Per i Comuni dovrebbe aggirarsi sui 700-800 milioni: si arriva in questo modo a 5,2-5,3 miliardi che lo Stato sarebbe chiamato a restituire ai bilanci degli enti locali.

 

Ieri parlando a Verona, nell’ambito del tour dei «Cento teatri», il premier ha ribadito l’intenzione di intervenire con delle misure a sostegno delle fasce più povere della popolazione. «Ci sono un milione di bambini sotto il livello di povertà», ha detto Renzi, aggiungendo che «per la prima volta il governo farà un intervento ad hoc». Quale sia l’intenzione e lo stanziamento definitivo non è ancora dato saperlo. Ma i tecnici sono già al lavoro, e sul piatto delle misure anti-povertà ci sarebbe una dote tra i 500 milioni ed il miliardo di euro. Il meccanismo che verrebbe utilizzato per dare un sostegno alle famiglie più bisognose con figli sarebbe simile a quello del bonus-bebé concesso lo scorso anno, ossia un assegno mensile di 80 euro per i redditi Isee fino a 25 mila euro raddoppiabile a 160 euro per quelli fino a 7 mila euro. Soglie e limiti, comunque, saranno stabiliti solo nei prossimi giorni.