Sembra essere finita l’era dell’assegni bancari, con un addio quasi certo da parte di alcuni istituti: eppure altri non si muovono, quindi potrebbero non “scomparire del tutto.”
Nell’era dei pagamenti digitali, delle app per pagare e dell’home banking, gli assegni bancari sono sempre più vicini ad un lento ma inesorabile addio. Allo stato attuale, ricordiamo, che l’assegno bancario è un titolo di credito attraverso il quale un soggetto (traente) ordina alla banca (trattario) di pagare al portatore legittimo del titolo (beneficiario) una somma di denaro esattamente determinata nel titolo stesso.
Fisicamente, per quanto riguarda il territorio italiano, gli assegni bancari sono moduli cartacei compilabili, raccolti in libretti distribuiti dagli stessi enti bancari, nei quali si trovano già espressi denominazione e indirizzo della banca, indicazione di ‘assegno bancario’ e ordine incondizionato di pagare.
Come dicevamo la digitalizzazione e l’addio alla carta potrebbe mettere la parola fine alla forma “fisica” di questo strumento: eppure in molti non scommettono sulla sua estinzione completa e definitiva.
Addio agli Assegni Bancari? Alcuni istituti si muovono, altri no
Il primo istituto a rottamarli è Intesa San Paolo, che in questi giorni sta informando parte dei suoi correntisti sul cambiamento in arrivo: dall’8 maggio non saranno più utilizzabili.
A diffondere la notizia è il quotidiano La Stampa, con gli utenti della banca che stanno ricevendo la seguente comunicazione:
“Dall’8 maggio non potrai più utilizzare il tuo blocchetto degli assegni. Ti informiamo inoltre, che a partire dalla stessa data, potrai effettuare online bonifici istantanei senza alcuna commissione aggiuntiva, allo stesso costo del bonifico Italia“.
Per ora i clienti coinvolti sono solo qualche migliaio, ma via via altri correntisti saranno interessati da questa misura.
Eppure le altre banche, al momento, non sembrano seguire questa tendenza. La stessa Intesa ha preso questa decisione unilaterale, ma come l’istituto ha precisato al Sole24Ore non è definitiva.
Nulla infatti, per il momento, cambia in grossi istituti di credito come Credem, Banco Bpm, UniCredit, Bper Banca, Banca Sella e Monte dei Paschi di Siena.
I clienti di queste banche, pertanto, per il momento non subiranno alcuna restrizione sul versante assegni bancari cartacei.
Tra digitalizzazione e “resistenza”
Questo dimostra che se da un lato le nuove banche sono sempre più smart, digitalizzate e pronte a soddisfare le esigenze dei propri clienti per non restare indietro rispetto alla concorrenza, d’altro canto c’è ancora una certa resistenza nell’ambiente a una totale digitalizzazione delle procedure.
Tuttavia anche la Banca d’Italia nel documento statistico “Sistema dei Pagamenti” certificherebbe un andamento per la dismissione degli assegni tradizionali: nel settembre 2022, il numero di operazioni con assegni ammontava a meno dell’1% del totale dei pagamenti con strumenti alternativi al contante.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it