accordo-governo-delega-fiscaleFinalmente una notizia molto attesa in ambito politico: arriva l’accordo di maggioranza da parte del Governo sulla Delega Fiscale.


Dunque c’è l’accordo di maggioranza sulla delega fiscale e potrà quindi riprendere l’esame in commissione Finanze alla Camera.

Lo riferiscono fonti della Presidenza del Consiglio al termine dell’incontro, presieduto dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Roberto Garofoli, che si è tenuto ieri sera a Palazzo Chigi con i referenti designati dai partiti di maggioranza.

Alla riunione con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli hanno partecipato fra gli altri la viceministra al Mef Laura Castelli, i sottosegretari al Mef Maria Cecilia Guerra e Federico Freni, il presidente della commissione Finanze Luigi Marattin (Iv), il responsabile economico del Pd Antonio Misiani, il capogruppo di FI alla Camera Paolo Barelli con il collega di partito Antonio Martino, il deputato di Azione Nunzio Angiola e quello di NcI Alessandro Colucci.

Ricordiamo che la delega fiscale è un disegno di legge con il quale il Parlamento attribuisce al potere esecutivo la possibilità di apportare interventi sul sistema fiscale italiano.

Il governo attualmente è al lavoro per ottenere una convergenza politica che in un primo momento si era rotta sulla riforma del catasto, ma che adesso dovrebbe definitivamente sbloccare l’iter legislativo.

Arriva l’accordo del Governo sulla Delega Fiscale: i prossimi step

Ma quali saranno i prossimi step?

La riforma fiscale è contenuta in un ddl delega, approvato dal Governo nello scorso mese di ottobre. Quello alla Camera è il primo passaggio, quando Montecitorio riuscirà ad approvare un testo, inizierà poi l’iter della Riforma in Senato. La delega, così come è attualmente formulata, prevede poi che il Governo abbia 18 mesi di tempo per approvare i decreti legislativi attuativi.

L’Aula della Camera, adesso esaminerà la delega fiscale dal 20 giugno.

Prima che riprenda l’iter in commissione Finanze servirà tuttavia una riunione di maggioranza per ratificare il nuovo accordo: la mediazione sul catasto definita da Palazzo Chigi con Lega e FI, andrà integrata con modifiche chieste dagli altri gruppi.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it