rapporto, precompilato, contribuentiPer chi presenta la dichiarazione fra il 7 e il 23 luglio, avvalendosi della proroga 730 precompilato, niente rimborsi con busta paga luglio, si parla di agosto o settembre: le ipotesi.

 

La proroga del 730 precompilato al 23 luglio, arrivata sul filo di lana, offre due settimane in più ai contribuenti per presentare la dichiarazione ma ne ritarda i rimborsi: non ci sono certezze, ovvero comunicazioni ufficiali, ma di fatto è difficile che ci siano i tempi tecnici per inserire gli eventuali importi a credito in busta paga a luglio per chi presenta il 730 semplificato usufruendo della proroga, cioè nel periodo fra il 7 e il 23 luglio.

 

Si prefigura uno slittamento ad agosto o settembre, soprattutto per chi non ha il sostituto d’imposta, ma si attendono chiarimenti  da parte dell’Agenzia delle Entrate su questo aspetto. Al momento l’ipotesi più probabile è la seguente:

 

  • 730 entro il 7 luglio: per gli eventuali rimborsi, i dipendenti dovrebbero ottenere il dovuto già con la busta paga di luglio, i pensionati con i cedolini di agosto o settembre;

 

  • 730 tra 7 e 23 luglio: per i rimborsi, i dipendenti dovrebbero aspettare quanto meno la busta paga di agosto, per i pensionati  probabilmente non cambia nulla (ci sono i tempi tecnici per rispettare le scadenze precedentemente comunicate, agosto o settembre); per chi non ha un sostituto d’imposta il rimborso arriva dall’Agenzia delle Entrate a settembre.

 

Ricordiamo brevemente che la proroga per la presentazione del 730 precompilato è contenuta nel Dpcm (Decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri) del 26 giugno, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 6 luglio, il quale fa rifermento in via esplicita ai soli CAF e intermediari abilitati per l’elaborazione e trasmissione delle dichiarazioni, nonché consegna del prospetto al contribuente (a condizione di aver completato entro il 7 luglio almeno l’80% delle operazioni).

 

Lo slittamento per i contribuenti che presentano il 730 precompilato autonomamente, attraverso il servizio web dell’Agenzia, è previsto invece dalla Circolare 26/E dell’Agenzia delle Entrate datata 7 luglio, che fornisce una interpretazione estensiva del primo decreto ed offre una serie di chiarimenti e risposte sui dubbi più frequenti relativi alla dichiarazione dei redditi 2015.