soldi stesiComuni: 121 milioni di rimborsi per il mancato gettito Imu-Tasi e per la perdita subita a seguito della rideterminazione delle rendite catastali dei fabbricati di gruppo D. Nella seduta straordinaria della Conferenza Stato-Città del 30 novembre, si è finalmente risolta una problematica tenuta in sospeso da tempo e che ha rischiato di creare qualche frizione tra Anci e Governo.

 

Nel complesso, l’ultima tranche del ristoro che i Comuni recuperano è pari a 121 milioni di euro, di cui 77 mln per i fabbricati D e 44 per il saldo ristori IMU-Tasi. Con il provvedimento varato viene quindi determinato il valore complessivo del ristoro e indicata, in due distinte note, la metodologia dell’effettiva erogazione spettante a ciascun ente, al netto dell’acconto già ricevuto sugli “imbullonati”, a suo tempo richiesto esplicitamente da Anci per evitare sofferenze di liquidità in particolar modo per i Comuni di piccola dimensione.

 

La Stato Città ha affrontato anche due altri temi molto sentiti nei Municipi: le risorse sia per i pasti del personale statale nelle scuole comunali sia per il servizio di raccolta differenziata delle scuole statali. Su entrambi i punti c’è stato l’impegno del ministero dell’Istruzione ad erogare ai Comuni, entro l’anno in corso, le risorse relative. Bianco ha comunque richiesto un “incremento a partire dal prossimo anno”, ricordando come siano i Comuni a “sostenere con risorse proprie il 50% del costo dei pasti del personale statale e tale contributo è sostanzialmente invariato dal 1999”. Una criticità condivisa dal ministero dell’Istruzione, che si era già impegnato nei mesi scorsi ad avviare le necessarie interlocuzioni con il ministero dell’Economia per prevedere un aumento.

 

Stesso impegno è stato richiesto sulle somme attualmente stanziate per la Tarsu nelle scuole. “Parliamo di circa 38 milioni di euro – ha sottolineato il sindaco di Catania –, invariati dal 2001; inoltre per poter premiare i Comuni che effettuano la raccolta differenziata è necessario disporre di risorse adeguate che siano effettivamente un risarcimento all’impegno dei Comuni. Chiediamo pertanto un impegno concreto – ha concluso Bianco – affinché gli aumenti si concretizzino già a partire dal prossimo anno”.

 

Infine, il presidente del Consiglio Nazionale Anci è tornato a chiedere al governo di accelerare sul decreto sulla sicurezza urbana. “Dopo la pausa elettorale per il referendum – ha detto Bianco – occorre riprendere la discussione sul decreto sulla sicurezza urbana. Abbiamo chiesto al governo di mettere all’ordine del giorno della prossima Stato-Città questo argomento, da discutere possibilmente alla presenza del ministro Alfano. Si tratta di un tema fondamentale e di grande impatto nelle comunità – ha concluso il presidente del Consiglio Nazionale Anci – su cui Associazione e ministero dell’Interno hanno già fatto un ottimo lavoro preparatorio”.