Nel triennio 2025-2027, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) si prepara a rafforzare in modo significativo la propria struttura, con un piano di concorsi per assunzioni che porterà all’inserimento di 1870 nuovi posti di lavoro.
L’obiettivo è duplice: da un lato potenziare la capacità operativa dell’Ente, dall’altro completare un profondo processo di riorganizzazione interna, iniziato nel 2023, per rispondere in maniera più efficace alle nuove esigenze del mercato del lavoro e alle sfide della vigilanza.
La riforma dell’INL: nuova governance e maggiore efficienza
La trasformazione avviata due anni fa ha interessato sia la sede centrale sia gli uffici territoriali dell’Ispettorato. L’intento è stato quello di ridisegnare la distribuzione delle competenze operative e amministrative, così da ottimizzare i flussi di lavoro e rendere più efficaci i controlli sul territorio. Una delle novità più rilevanti riguarda la centralizzazione della gestione dei sistemi informatici e della formazione del personale, ora ricondotti sotto un’unica Direzione centrale, per garantire coerenza strategica e uniformità nei percorsi di aggiornamento.
Il processo di riorganizzazione proseguirà fino al 2025, con una nuova ripartizione delle funzioni tra centro e periferia e con l’obiettivo di rafforzare l’efficienza dell’amministrazione pubblica, in linea con il principio costituzionale del buon andamento.
Potenziamento del personale: verso un INL più presente sul territorio
Il Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO) prevede un incremento significativo dell’organico, in risposta alle criticità legate alla carenza di risorse umane e alle limitazioni riscontrate negli anni passati. Parte del personale è già stato assunto nel corso del 2024 grazie a procedure concorsuali avviate negli anni precedenti, che hanno permesso l’ingresso di:
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49 funzionari;
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108 ispettori (di cui 103 ordinari e 5 tecnici);
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118 assistenti amministrativi;
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5 operatori assunti nell’ambito delle categorie protette.
Questi ingressi hanno contribuito al raggiungimento di uno degli obiettivi indicati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): aumentare il numero degli ispettori e delle ispezioni sul territorio. A regime, il nuovo assetto porterà il rapporto tra ispettori e lavoratori al di sopra della soglia raccomandata da Parlamento europeo e Organizzazione Internazionale del Lavoro, pari a un ispettore ogni 10.000 occupati.
Il piano assunzionale 2025-2027: concorsi per 1870 posti in arrivo all’Ispettorato del Lavoro
Il nuovo piano prevede 1.870 assunzioni, articolate secondo tre principali modalità di ingresso:
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Concorso pubblico: 175 nuovi assistenti, di cui 167 saranno selezionati tramite nuovi bandi nazionali.
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Turnover: 404 posti riservati alla sostituzione del personale in uscita. Nello specifico, sono previsti:
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210 ingressi nel 2025;
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111 nel 2026;
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83 nel 2027.
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Procedure già autorizzate: 999 posizioni derivanti da selezioni previste da precedenti disposizioni normative ma non ancora completate. In particolare:
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250 ispettori tecnici esperti in salute e sicurezza, finanziati con la Legge di Bilancio 2025;
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525 funzionari laureati per funzioni gestionali e specialistiche;
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224 assistenti diplomati per ruoli amministrativi.
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A questo si aggiunge un ulteriore blocco di 467 assunzioni autorizzato dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 29 gennaio 2025. Questa tranche comprende:
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44 figure con competenze ad elevata specializzazione;
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248 funzionari, destinati a rafforzare settori strategici dell’Ispettorato.
Verso un servizio più mirato e tempestivo
L’ampliamento dell’organico non solo aumenterà la presenza sul territorio, ma permetterà anche di differenziare meglio i ruoli, superando la sovrapposizione di mansioni causata negli ultimi anni dalla penuria di personale. La specializzazione delle figure professionali porterà a un miglioramento della qualità dei controlli e della tempestività degli interventi, offrendo così un servizio più efficace alla collettività.
Con questo ambizioso piano triennale, l’INL punta dunque a rafforzare la sua azione di contrasto alle irregolarità sul lavoro, contribuendo concretamente alla tutela dei diritti dei lavoratori e al corretto funzionamento del mercato occupazionale italiano.
Questo piano triennale dell’INL, a mio avviso un ente fondamentale, per rafforzare la propria struttura e assumere nuovo personale rappresenta sicuramente una buona opportunità. Ma, affinché questi numeri si traducano in un reale miglioramento dei servizi, è fondamentale affrontare le criticità che da anni penalizzano l’ente che da come ho letto in giro su internet sono la disorganizzazione interna, mancanza di formazione adeguata, lentezza operativa, sovrapposizione di ruoli e carenze tecnologiche. Non basta assumere se poi mancano strumenti adeguati e una governance efficace. Più che aumentare la quantità quindi a mio avviso, è ora di investire anche e soprattutto nella… Leggi il resto »