ulteriori esenzioni ticket sanitarioCi sono condizioni che permettono di non pagare il ticket sanitario. Vediamo quali sono le ulteriori esenzioni previste dalla legge.


Ulteriori esenzioni ticket sanitario: col pagamento del ticket sanitario, possiamo accedere a diverse prestazioni sanitarie ad un prezzo ridotto.

Nonostante ciò, ci sono delle condizioni e delle patologie che permettono di avere un’esenzione. Fra queste, troviamo le esenzioni per malattie rare, malattie croniche, per reddito e per invalidità.

Vediamo quali sono le ulteriori esenzioni dal ticket sanitario previste dalla legge.

Ulteriori esenzioni ticket sanitario: ecco quali sono

Vediamo quali sono le altre condizioni per cui è prevista l’esenzione dal ticket sanitario.

Esenzioni ticket sanitario per diagnosi precoce dei tumori

Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) prevede l’esenzione dal ticket sanitario per l’esecuzione gratuita di accertamenti per la diagnosi precoce di alcuni tumori.

L’esenzione è prevista per i seguenti accertamenti:

  • Mammografia, ogni due anni, indirizzata alle donne con un’età compresa tra i 45 e i 69 anni. Sono comprese nell’esenzione anche le prestazioni di secondo livello, se richieste;
  • Esame citologico cervico-vaginale (PAP test), ogni tre anni, per le donne con un’età compresa tra 25 e 65 anni;
  • Colonscopia, ogni cinque anni, indirizzata alla popolazione con un’età superiore ai 45 anni.

Le esenzioni per diagnosi precoce dei tumori sono indipendenti dal reddito del cittadino e dal suo stato di occupazione/disoccupazione.

Esenzioni ticket sanitario per gravidanza

ulteriori esenzioni ticket sanitarioSono previste alcune esenzioni anche per alcune prestazioni specialistiche e diagnostiche utili, indirizzate alle donne in gravidanza. Le visite possono essere eseguite in strutture pubbliche e in strutture private accreditate.
L’elenco delle prestazioni è stato aggiornato nel DPCM sui nuovi Livelli essenziali di assistenza del 12 gennaio 2017

Nell’aggiornamento del Decreto, sono state aggiunte alcune novità:

  • Prestazioni specialistiche più appropriate per l’accertamento del rischio procreativo, in funzione preconcezionale;
  • Ampliamento delle prestazioni per il monitoraggio della gravidanza fisiologica, seguendo le specifiche Linee guida;
  • Aggiornamento delle indicazioni per l’accesso alla diagnosi prenatale, comprese condizioni biologico-genetiche, alterazione di paramenti ecografici e biochimici/molecolari, patologie infettive che determinano un rischio per il nascituro.

Tra le prestazioni sanitarie previste nell’esenzione ci sono:

  • Visite periodiche ostetrico-gineocologiche;
  • Corsi di accompagnamento alla nascita (training prenatale);
  • Assistenza al puerperio;
  • Visite atte ad escludere fattori che possano incidere negativamente sulla gravidanza, sia sulla donna che sull’uomo;
  • Visite per monitorare la gravidanza, in caso di minaccia di aborto;
  • Prestazioni necessarie per la diagnosi prenatale invasiva in gravidanza, in specifiche condizioni di rischio per il feto;
  • Colloquio psicologico clinico con finalità diagnostiche, nel caso emerga un disagio psicologico della donna.

L’esenzione, in questo caso, viene data tramite l’apposizione del relativo codice sulla prescrizione, ma la normativa potrebbe variare a seconda della Regione di residenza. Per questo motivo, è consigliato rivolgersi alla Asl di riferimento.

Esenzione per test HIV

Il Sistema Sanitario Nazionale prevede la gratuità del test per l’HIV, nelle strutture pubbliche.

Il test è:

Il test, per identificare la presenza degli anticorpi per l’HIV, non è obbligatorio, ma consigliato se si sono verificati dei comportamenti a rischio.
Inoltre, il Ministero della Salute, mediante il Decreto ministeriale del 31 marzo 2008, ha attivato il Sistema nazionale di sorveglianza delle diagnosi delle nuove infezioni da HIV, in accordo con le Regioni e le Province autonome.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it