Sono partite le domande per i Contributi a ristoranti, bar, piscine, catering e organizzazione di eventi, sul sito dell’Agenzia delle Entrate: ecco cosa c’è da sapere.
Domande Contributi ristoranti, bar, piscine, catering e organizzazione di eventi: si è aperta la finestra temporale utile per poter richiedere i contributi per alcune attività, che hanno subito danni economici a causa dell’emergenza Covid.
Il Governo ha messo a disposizione contributi a fondo perduto da poter richiedere sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Vediamo nel dettaglio.
Domande Contributi ristoranti, bar, piscine, catering e organizzazione di eventi: la finestra temporale disponibile
Da martedì 22 novembre a martedì 6 dicembre, i titolari di ristoranti, bar, piscine, attività di catering e organizzazione di eventi, che hanno subito danni economici a causa dell’emergenza Covid, potranno richiedere i contributi a fondo perduto, presentando domanda online all’Agenzia delle entrate.
La misura, introdotta dal decreto “Sostegni-bis”, prevede lo stanziamento di 40 milioni di euro per il 2022 che saranno ripartiti in questo modo:
- 70% a tutti i richiedenti che presenteranno istanza;
- 20% alle imprese che presentano ricavi superiori a 400mila euro;
- 10% alle imprese con ricavi superiori a 1 milione di euro.
Tra i requisiti di accesso, è necessario che le imprese abbiano subito nel 2021 una riduzione dei ricavi non inferiore al 40% rispetto a quelli del 2019.
Per le imprese costituite nel 2020, invece, il meccanismo di quantificazione del danno è differente e terrà conto della riduzione del fatturato mensile del 2020 confrontato con quello del 2021.
il contributo non spetta:
- ai soggetti in liquidazione volontaria o sottoposti a procedure concorsuali con finalità liquidatorie
- ai soggetti già in difficoltà al 31 dicembre 2019, ad eccezione delle microimprese e piccole imprese che rispettino il punto precedente e che non abbiano ricevuto aiuti per il salvataggio o la ristrutturazione.
Sono, in ogni caso, esclusi dalla presente agevolazione le imprese:
- destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e successive modificazioni e integrazioni;
- che si trovino in altre condizioni previste dalla legge come causa di incapacità a beneficiare di agevolazioni finanziarie pubbliche o comunque a ciò ostative.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it