Si avvicina la scadenza per l’invio all’Agenzia delle Entrate della comunicazione di opzione per la cessione dei crediti: tuttavia per la questione delle società di “advisor” potrebbe essere chiusa con molto anticipo.
Si ricorda che per le spese eseguite nel 2022 è sempre possibile usufruire della detrazione al 110% sia per edifici unifamiliari che per condomini o edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate.
Invece per le spese sostenute e iniziate nel 2023 la percentuale di detrazione passa al 90% fino al 31 dicembre 2023.
Negli ultimi giorni tuttavia è stato lanciato l’allarme sulla procedura della cessione dei crediti, che per le spese sostenute nel 2022 potrebbe chiudersi con netto anticipo.
Bonus edilizi per spese sostenute nel 2022 e cessione dei crediti
In linea teorica il prossimo 16 marzo rappresenta la scadenza per l’invio all’Agenzia delle Entrate della comunicazione di opzione per la cessione dei crediti.
Ma le Entrate non sono l’unico soggetto tirato in ballo.
Gli advisor, cioè le società di consulenza che seguono le istruttorie delle pratiche per banche ed intermediari finanziati, richiedono comunque ai cedenti l’invio della documentazione completa per verificare l’effettiva spettanza della detrazione entro metà febbraio tagliando quindi di circa un mese i tempi per procedere ai trasferimenti.
Tuttavia in alcuni casi addirittura la possibilità per i cedenti di “caricare” sui siti degli advisor i documenti probatori è fissata entro il 10 febbraio prossimo.
Quindi la scadenza del 16 Marzo rischia di essere meramente una scadenza sulla carta.
Si tratta di un paradosso, poiché le pratiche, rispetto agli anni passati, risultano complessivamente in numero inferiore, ma è necessario comunque adempiere a specifiche valutazioni sui crediti ceduti, come previsto dalla circolare 23/E del 2022 dell’Agenzia delle entrate.
Infine, da non sottovalutare anche un’altra criticità: risulta quasi impossibile mettere in piedi una richiesta di cessione dei tax credit da bonus edilizi fino al 16 marzo prossimo a causa dell’esaurimento dei plafond dei cessionari.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
La scandenza per l’advisor principale delle banche italiane, vale a dire PWC, era ancora più bruciante e cioè il 31 Gennaio.
Vediamo se il governo penserà ad una proroga anche quest’anno