voto fuorisedeCon l’avvicinarsi delle elezioni, torna la polemica per la mancata agevolazione del voto fuorisede, che lascerebbe fuori quasi 5 milioni di “elettori dimenticati”.


Voto fuorisede: le elezioni del 25 settembre sono sempre più vicine, ma si accende sempre di più la questione del voto fuorisede.

Secondo l’Istat, sono 4,9 milioni i cittadini italiani che vivono fuori il loro comune di residenza e che sono costretti, ogni volta, a tornare a casa per votare.

Una situazione che per molti è insostenibile, soprattutto i più giovani, a causa del costo elevato del viaggio.

Vediamo cosa dice la legge e qual è l’appello dei fuorisede.

Voto fuorisede: cosa dice la legge

Il 25 settembre è sempre più vicino, ma quasi 5 milioni di italiani rischiano di doversi astenere dal voto. Il motivo sta proprio nella quasi impossibilità di votare in un altro Comune che non sia quello di residenza.

Perciò, a settembre, molti saranno costretti a decidere tra l’astensione al voto e il ritorno a casa. Un’opzione, quest’ultima, che non tutti possono permettersi, economicamente parlando, soprattutto i più giovani.

La legge italiana prevede che il diritto di voto, per chi vive all’interno dei confini nazionali, vada esercitato esclusivamente nel Comune di residenza. Mentre, chi è all’estero può votare per corrispondenza, essendo iscritto a specifiche liste elettorali.

Si crea così un paradosso per il quale sia più facile votare per chi vive all’estero, rispetto a chi vive a qualche regione di distanza.
Le uniche deroghe concesse dallo Stato italiano sono riservate ad alcune categorie specifiche, come i militari, le forze dell’ordine e chi è ricoverato all’ospedale.

A rimanere fuori sono spesso i giovani, come quelli che si allontanano da casa per frequentare l’università, ma anche stagisti e giovani lavoratori, che non possono sostenere le spese per un ritorno a casa, spesso oneroso, solo per esercitare il proprio diritto di voto.

Una situazione quasi paradossale, se facciamo il confronto col resto d’Europa e del mondo, dove sono state adottate valide alternative di voto, come il voto per corrispondenza e ciò porta ad alte percentuali di astensionismo, soprattutto nei giovani.

Voto fuorisede: le proposte per cambiare le cose

voto fuorisedeLa Presidente del Consiglio nazionale dei giovani, Maria Cristina Pisani, ha richiesto di trovare una soluzione, entro il 25 settembre, per permettere ai fuorisede di esprimere il loro voto.

“Per quanto la crisi di governo fosse per tutti inaspettata, è in ogni caso inaccettabile che si sia arrivati, ancora una volta, alla vigilia delle elezioni politiche senza aver introdotto norme chiare a tutela dell’esercizio del voto per circa cinque milioni di fuorisede. È una situazione paradossale se consideriamo che è, invece, garantito da tempo il voto degli italiani all’estero per corrispondenza. In Parlamento sono ferme ben sei proposte di legge e, nonostante la bassa affluenza ai referendum sulla giustizia o alle elezioni comunali dello scorso 12 giugno, ancora nulla è stato fatto per tutti coloro che, incontrando ostacoli economici e logistici, soprattutto di studio o lavorativi, rischiano di non poter esercitare un diritto fondamentale. Il diritto di voto è, infatti, uno strumento di esercizio di libertà individuale e una delle massime forme d’espressione democratica”.

Dello stesso parere Emma Bonino e Riccardo Magi, rispettivamente senatrice e presidente di +Europa, che hanno richiesto al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, di garantire il voto anche per chi è domiciliato fuori dalla regione di residenza.

Il partito +Europa ha anche lanciato una raccolta firme, sul proprio sito, per sostenere la proposta. Un’altra petizione simile è presente sul sito The Good Lobby, con un appello per dare finalmente ai fuorisede il diritto di votare, senza doversi spostare.

Intanto Trenitalia ha già annunciato sconti del 70% sui treni di media-lunga percorrenza nazionale (Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca, Intercity e IntercityNotte) e del 60% sui treni Regionali, in previsione delle elezioni politiche.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it