Siamo ormai in prossimità delle elezioni comunali e regionali 2024 (oltre quelle europee), ma come funziona il voto disgiunto? Vediamolo insieme.
L’8 e il 9 giugno 2024, gli italiani saranno chiamati alle urne per votare alle elezioni europee su tutto il territorio nazionale.
Ma non solo, perché si terranno anche le elezioni comunali in 3700 comuni (di cui 6 capoluoghi di Regione) e le elezioni regionali in Piemonte.
Si voterà dalle ore 15.00 alle ore 23.00 di sabato 8 e dalle ore 7.00 alle ore 23.00 di domenica 9 giugno.
Le modalità di voto sono differenti e non sempre è ammesso il voto disgiunto.
Vediamo tutte le casistiche.
Voto disgiunto elezioni comunali e regionali 2024: ecco come funziona
Il voto disgiunto permette ai candidati di esprimere due voti: uno per un partito e uno per la scelta del candidato, che può anche non far parte del partito votato.
Ma quando è possibile farlo? Vediamo tutti i casi.
Comuni sotto i 15mila abitanti
Nei comuni sotto i 15mila abitanti non è possibile fare il voto disgiunto. Le elezioni, infatti, si svolgono in un unico turno e vince il candidato che ottiene più voti (anche uno solo in più).
Il ballottaggio è possibile solo ed esclusivamente nel caso in cui si ottenga una perfetta parità.
Gli elettori sono chiamati ad esprimere la preferenza per il candidato sindaco e la lista coi relativi candidati consiglieri comunali.
Comuni con più di 15mila abitanti
Al contrario, nei comuni con più di 15mila abitanti, il voto disgiunto è ammesso.
Gli elettori, infatti, potranno tracciare un segno su un candidato sindaco e su una lista che non lo appoggia.
Vince chi ottiene il 50% + 1 di voti. Se non si ottiene la maggioranza tra i due candidati, allora si andrà al ballottaggio.
Elezioni regionali
Il voto disgiunto è ammesso anche nelle elezioni regionali. Gli elettori potranno votare un candidato Presidente e una lista a lui non collegata.
Nel caso si voti solo il candidato Presidente, allora il voto non sarà esteso alla lista o alle liste collegate al suo nome, perciò, non si esprimerà la preferenza per il Consiglio Regionale.
Se invece si esprime la preferenza solo per la lista, allora il voto si estende anche al candidato che la rappresenta.
Si potranno esprimere fino a due preferenze, che dovranno essere di sesso diverso, altrimenti sarà annullata la seconda scelta.
Elezioni europee
Il voto disgiunto non è ammesso alle elezioni europee. Perciò, non si potrà votare una lista e poi indicare i candidati appartenenti ad un’altra lista.
Ma, rispetto ad altri Paesi europei, in Italia è possibile apporre il voto di preferenza. Perciò, gli elettori potranno barrare il simbolo di un partito e indicare fino a tre candidati della lista prescelta.
Nel caso di scelta multipla, bisognerà indicare candidati di sesso diverso. Non sarà possibile, quindi, votare tre uomini o tre donne.
Se l’elettore barra solo il simbolo del partito, allora il voto andrà alla lista e non di default al capolista.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it