Attualmente, infatti, all’elezione dei senatori possono partecipare solo i cittadini dai 25 anni in su.
Alla Camera dei Deputati arriva l’approvazione sulla proposta di legge che ha un sapore storico: via libera al voto dei 18enni anche per il Senato. Ora si attende solo l’ok definitivo da Palazzo Madama.
Voto 18enni anche per il Senato: dalla Camera via libera alla proposta
La proposta di legge è stata votata a Montecitorio e passa adesso in seconda lettura al Senato per l’approvazione definitiva
Arriva dunque il via libera dell’aula della Camera alla proposta di legge costituzionale che abbassa l’elettorato attivo per il Senato a 18 anni dagli attuali 25.
La proposta è stata approvata a Montecitorio con 405 voti a favore, cinque contrari e sei astenuti. Ora passa al Senato per la seconda, e definitiva, lettura da parte di palazzo Madama.
Come funziona il voto in Italia attualmente?
Nell’ordinamento costituzionale italiano, l’elettorato attivo è il diritto di prendere parte alle elezioni e ai referendum in qualità di votanti, attuando così la propria partecipazione alla vita democratica, rispettivamente in via rappresentativa o diretta:
- nel primo caso, per concorrere con la scelta di propri rappresentanti a formare o a rinnovare gli organi politici dello Stato (Parlamento) o degli enti locali (assemblee regionali, consigli provinciali, consigli comunali);
- nel secondo, per esprimere la propria volontà su singole questioni di natura politica.
In Italia il diritto di voto (elettorato attivo) è garantito dal principio del suffragio universale; di conseguenza, tutti i cittadini italiani maggiorenni sono iscritti d’ufficio nelle liste degli elettori. Tuttavia, per l’elezione del Senato può votare per ora solo chi abbia compiuto i 25 anni d’età.
Adesso questa proposta di legge cambierebbe, per la prima volta nella Storia del nostro Paese, questo limite anagrafico, abbassandone defintivamente la soglia.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it