sindaciVoti assegnati dai singoli Commissari: quando è necessario indicarli nel verbale di gara?


 

Allorquando sia la legge di gara ad imporre una puntuale esibizione dei punteggi per ogni singolo componente, dal verbale di gara deve risultare che l’assegnazione dei punteggi sia avvenuta seguendo le regole dettate dalla lex specialis e, in particolare, che ciascun Commissario abbia formulato un proprio voto sui singoli elementi delle offerte e che successivamente sia stata calcolata la media finale (T.A.R. Brescia, sez. II, 29.12.2016, n. 1790).

 

Diversamente, in assenza di una espresso obbligo di specifica verbalizzazione imposto dal disciplinare di gara, non vi è ragione per derogare dal principio generale secondo il quale gli apprezzamenti dei Commissari sono destinati ad essere assorbiti nella decisione collegiale finale, costituente momento di sintesi della comparazione e composizione dei giudizi individuali; mentre la separata enunciazione dei punteggi attribuiti dai singoli Commissari assume valore di formalità interna relativa ai lavori della Commissione esaminatrice – i cui giudizi, ai fini della verbalizzazione e della pubblicità esterna – sono sufficientemente documentati con la sola attribuzione del voto complessivo finale (Cons. Stato, sez. V, 8.9.2015, n. 4209 e sez. IV, 16.2.2012, n. 810).

 

Infine, il principio di segretezza del voto espresso dai membri di un organo collegiale deve, è vero, considerarsi principio generale posto a presidio e garanzia della imparzialità dell’azione della pubblica amministrazione, ma solo con riguardo alle materie in relazione alle quali la riservatezza del voto possa effettivamente essere garanzia di indipendenza funzionale dei singoli componenti (C.d.S. Sez. VI, n. 883 del 2/05/1983).