Bufera su un volantino della Lega per l’8 marzo: realizzato dai giovani leghisti di Crotone si riferisce al “ruolo naturale” della donna. Le polemiche si sono subito accese.
È bufera per un volantino realizzato dai giovani leghisti di Crotone in occasione dell’8 marzo: il ruolo naturale della donna? Occuparsi della famiglia e stare e a casa, basta con le leggi che spingono per la “autodeterminazione” e le “quote rosa”.
Il volantino della Lega sull’8 marzo sotto accusa
Diventa un caso in maggioranza la ricorrenza dell’8 marzo, festa della donna. I giovani leghisti di Crotone, in Calabria, si preparano con un volantino che diffonderanno in un gazebo del centro. Nel testo si legge che ad offendere la dignità della donna sono quelli che “sostengono la ‘ignominiosa pratica dell’utero in affitto’, quelli che sostengono proposte di legge che sostituiscono le parole ‘mamma’ e ‘papà’ con ‘genitore 1‘ e ‘genitore 2′“. E ancora: “Quelli che ritengono che la donna “abbia bisogno di quote rosa per dimostrare il proprio valore”. Quelli che “sostengono ‘una cultura politica che rivendica una sempre più marcata autodeterminazione della donna che suscita un atteggiamento rancoroso e di lotta nei confronti dell’uomo’”.
Il “ruolo naturale della donna”, per i leghisti, è la “promozione e il sostegno della vita e della famiglia“. Parole che stanno suscitando una levata di scudi pressochè unanime a cui non fanno eccezione le donne del Movimento Cinque stelle, che chiamano in causa la parola “Medioevo”, la stessa utilizzata da Pd e Liberi e uguali.
La vicepresidente della Camera Maria Edera Spadoni accusa i giovani salviniani di fare come i “fondamentalisti islamici“, di avere posizioni “da Medioevo”. “A leggere il volantino della Lega Giovani di Crotone sull’8 marzo sembra di ritornare nel Medioevo o leggere un manifesto dei fondamentalisti islamici”, scrive infatti sui social.