Violazione del Principio di Rotazione: cosa può accadere? La risposta è nell’approfondimento a cura del Dottor Luca Leccisotti.


Il principio di rotazione negli appalti pubblici è un principio cardine dell’ordinamento e che è stato previsto anche nella normativa di semplificazione dovuta all’emergenza coronavirus.

Cosa dice il Codice degli Appalti?

L’articolo 30 del D.lgs. 50/2016 recita in modo cristallino:

L’affidamento e l’esecuzione di appalti di opere, lavori, servizi, forniture e concessioni ai sensi del presente codice garantisce la qualità delle prestazioni e si svolge nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza. Nell’affidamento degli appalti e delle concessioni, le stazioni appaltanti rispettano, altresì, i principi di libera concorrenza, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, nonché di pubblicità con le modalità indicate nel presente codice. Il principio di economicità può essere subordinato, nei limiti in cui è espressamente consentito dalle norme vigenti e dal presente codice, ai criteri, previsti nel bando, ispirati a esigenze sociali, nonché alla tutela della salute, dell’ambiente, del patrimonio culturale e alla promozione dello sviluppo sostenibile, anche dal punto di vista energetico.

L’art. 36 comma 1 del D.Lgs 50/2016 ne riprende la portata, delineando i confini della rotazione:

  • Rotazione degli inviti
  • Rotazione degli affidamenti

Cosa prevede la rotazione degli inviti?

La rotazione degli inviti prevede che nelle procedure negoziate, non possono invitarsi sempre le stesse aziende, ma occorre una differenziazione per non creare dei vantaggi a terzi: in pratica se un operatore economico è risultato aggiudicatario di un appalto, alla prossima procedura di gara NON può essere reinvitato, tranne alcuni casi specifici.

Va da se, a mio parere, che l’invito a rotazione vale solo per chi è affidatario e non per chi è stato invitato e non è stato destinatario di un provvedimento di aggiudicazione.

Sarebbe una doppia penalizzazione non invitare chi non ha vinto nessuna gara.

Ovviamente il principio di rotazione è derogato se viene pubblicata una manifestazione di interesse senza limitazione del numero di inviti e quindi “aperta” a tutti.

La rotazione degli affidamenti è invece contemplata per gli affidamenti diretti. Ovviamente il principio di rotazione viene applicato soprattutto in questa tipologia di procedura.

Violazione del Principio di Rotazione: cosa può accadere?

Ma cosa accade se non rispettiamo il principio di rotazione?

Lo dice chiaramente la sentenza del Tar Genova n.1052/2021.

Il ricorrente contestava questi aspetti:

  • Riaffido di un servizio all’aggiudicatario uscente
  • Frazionamento indebito dell’importo per restare nella soglia dell’affidamento diretto

I giudici hanno accolto il ricorso, annullato l’aggiudicazione e dichiarato l’inefficacia del contratto.

Concludono per l’imposizione di una nuova procedura di scelta del contraente dovendo in primis applicare il principio di rotazione.

 


Fonte: articolo di Luca Leccisotti - Comandante di Polizia Locale ed esperto in Appalti