Accade in provincia di Torino: in un’azienda è stato vietato l’ingresso alla mensa aziendale ai dipendenti sprovvisti di Green Pass, ed è subito scoppiata la polemica.
La vicenda ha infatti scatenato la protesta dei lavoratori, in sciopero e ha attirato le critiche dei Sindacati.
Scopriamo in breve cosa è successo.
Vietato l’ingresso alla mensa aziendale senza Green Pass
Nel caso specifico risultava disposta l’esclusione dalla mensa aziendale per i lavoratori sprovvisti di green pass, annunciata dalla direzione risorse umane agli oltre 600 dipendenti di un’azienda nel torinese.
Questi dipendenti, pertanto, avrebbero dovuto consumare il proprio pasto all’aperto.
Ma ai lavoratori la decisione non è andata proprio giù: così hanno deciso di ricorrere ad alcune ore di sciopero con uscita anticipata su tutti i turni di lavoro.
A indire la protesta, nello specifico, sono state le Rsu del Sindacato FIM CISL.
In una nota il Sindacato considera:
“grave questa decisione, in quanto frutto di una mera ed errata interpretazione del Decreto Legge 105 del 23 luglio 2021. La norma parla di ‘esercizi che somministrano cibi e bevande’ e non di mense aziendali che già tra l’altro applicano i protocolli Covid”.
Inoltre il Sindacato richiede un ticket a titolo di risarcimento per il danno subito per tutti i lavoratori esclusi dalla mensa.
Il commento del Segretario della CGIL Maurizio Landini
Critiche anche dall’altro grande Sindacato, la CGIL.
“Fabbriche e uffici risultano messi in sicurezza, è inaccettabile punire chi non ha il certificato. Le mense aziendali non possono essere equiparate ai ristoranti
Il sindacato sta invitando tutti i lavoratori a vaccinarsi e non abbiamo nulla di principio contro il Green pass, ma in nome di ciò non è accettabile introdurre una logica punitiva e sanzionatoria nei confronti di chi lavora”.
Infatti sono queste le parole di Maurizio Landini, segretario generale della CGIL che, in un’intervista concessa al quotidiano “La Repubblica”, ha criticato anche le multe previste per il personale scolastico che si presenta sul luogo di lavoro senza il Green pass sanitario e anche la norma dell’ultimo decreto del governo che equipara le mense aziendali ai ristoranti.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Il sindacato perchè non si preouccupa del diritto alla tutela della salute per coloro che si sono vaccinati ? come sempre si alzano gli scudi in difesa dei più furbi. I signori sindacalisti credono che chi ha fatto il vaccino lo ha fatto in modo spensierato, lo hanno fatto solo per dovere civico e senso di responsabilità; cosa succederebbe se nessuno si vaccinasse ? signori sindacalisti potete spiegarcelo ?
Ritengo giusta e sacrosanta la decisione di precludere l’accesso alla mensa aziendale alle persone che non sono munite di Green Pass. La mensa come punto di ristoro si può ritenere a tutti gli effetti come parte degli “esercizi che somministrano cibi e bevande” e pertanto l’applicazione della misura adottata risulta essere completamente legittima. Non capisco la protesta per una iniziativa di tutela della salute del personale. Chi è sprovvisto del Green Pass non viene escluso dal servizio ma può consumare il pasto all’aperto come già accade in bar e ristoranti. Il sindacato dovrebbe smetterla di appoggiare iniziative di propaganda come… Leggi il resto »
Finché il sindacato non si piega c’è speranza