Modernità e storia antica si mixano in un intreccio fenomenale nella città de Il Cairo, capitale egiziana in cui ancora adesso vengono rievocati i faraoni e il fascino misterioso che aleggia attorno alle loro figure. Sono davvero tante le location che meritano di essere viste in questa metropoli, che è suddivisa tra la parte più moderna, a ovest, e quella più antica, a est. Dalla Necropoli di Giza al deserto, ecco che cosa occorre segnare in agenda in previsione di un Viaggio a Il Cairo.
Le Piramidi di Giza
Non si può che iniziare dalle Piramidi di Giza, inserite nella lista delle meraviglie del mondo antico. Si tratta di monumenti funerari che hanno più di 4mila anni di storia, e che furono costruiti secondo modalità e tempi che ancora oggi risultano misteriosi. Il metodo di realizzazione, infatti, per ora ci è ignoto: sappiamo solo che si tratta di edifici imponenti, costituiti da colossali blocchi di pietra. La più importante piramide della Necropoli della piana di Giza è quella di Cheope, mentre quella di Chefren è nota per essere la sola che vanta la punta in calcare bianco ancora ben conservata. La piramide più piccola, infine, è quella di Micerino, ed è legata ai faraoni della quarta dinastia.
La Sfinge
Anche la Sfinge è un monumento conosciuto in tutto il mondo, e richiama un essere mitologico con il volto umano e il corpo da leone. Nel corso della quarta dinastia, essa era il simbolo del potere del faraone nei confronti dei sudditi; fu collocata accanto alle piramidi per proteggere, almeno in maniera simbolica, i faraoni defunti. Non tutti sanno che la Sfinge è priva del naso: secondo una leggenda sarebbe colpa dei soldati di Napoleone che lo colpirono nel 1798, in occasione della campagna di Egitto. Tuttavia, ci sono disegni della prima metà del XVIII secolo che mostrano il monumento già privo del naso. Si può pensare, dunque, che sia stata l’erosione naturale a distruggere gradualmente il naso.
Una passeggiata a dorso di un cammello
Il cosiddetto Camel Riding è un’escursione vissuta a dorso di un cammello: nella maggior parte dei casi dura una trentina di minuti e permette di scoprire i dintorni delle piramidi, sempre nel deserto della necropoli di Giza. Non c’è niente da temere, comunque, perché il cammello è un animale docile, grazie al quale si ha la possibilità di muoversi tra le dune del deserto in un panorama decisamente unico e destinato a rimanere impresso nel cuore.
Visitare il Museo Egizio
Il Museo Egizio del Cairo ospita al proprio interno oltre 136mila reperti archeologici in esposizione. Ha quasi 200 anni di storia, visto che fu realizzato nel 1835 su iniziativa del servizio egiziano per la tutela delle antichità: l’obiettivo era quello di arrestare l’esportazione di manufatti antichi non disciplinata dalla legge. Il museo si trova nella sua collocazione attuale dai primi anni del Novecento: la sede è in piazza Tahrir, nel centro del Cairo. Al piano terra sono esposti reperti che risalgono al Regno Antico, al Regno Medio e al Regno Nuovo, ma anche all’epoca greca e romana. Salendo al piano superiore, i reperti sono suddivisi per categorie tematiche.
La Cittadella
Infine, ecco la Cittadella, una fortificazione antica che venne realizzata nel XII secolo da Saladino con l’intento di difendere la città dai Crociati. Qui, a cavallo tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, vennero ospitati i governatori britannici. Oggi si possono ammirare il Palazzo dei Gioielli e la moschea di Alabastro, conosciuta anche con il nome di Moschea di Muhammad Ali, con i mosaici meravigliosi della sala delle preghiere.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it