Nel pacchetto approvato dal Consiglio dei ministri ci sono anche le misure per la crescita, per “rilanciare competitività e investimenti”, come sottolinea ancora il premier: c’e’ il taglio del 10% delle bollette energetiche per le Pmi e la riduzione del 50% dei diritti camerali, ossia i diritti annuali che le imprese pagano alle Camere di commercio. Misure che, quantifica Renzi, si traducono in “2 miliardi di tasse in meno” a carico delle imprese. Scatta cosi’ la ‘fase 2′, come evidenzia ancora il presidente del Consiglio, prima di passare ad elencare quello che definisce ”un bel pacchetto di interventi”: si passa dalle “promesse del passato ai fatti decisi di oggi”, spingendo sulle riforme.

Nel decreto legge di riforma della Pa (approvato insieme al ddl delega) si conferma, a partire dal primo agosto, anche il dimezzamento dei distacchi e dei permessi sindacali per “razionalizzare” la spesa pubblica: “Non c’e’ una accanimento contro di loro”, sottolinea Madia sostenendo che e’ invece un’altra risposta ad una domanda dei cittadini. Ai sindacati dice anche di non averli “esclusi” dal confronto, ma chiede loro di stare “con il cambiamento”. Tra le altre novità che riguardano il personale, si da’ il via libera alla mobilita’ anche obbligatoria “fino a 50 chilometri, rispettando lo stipendio del lavoratore”, precisa il ministro.

I dirigenti saranno “di fatto licenziabili”, quando restano privi di incarico per un certo periodo. Per la cosiddetta staffetta generazionale, i 15 mila posti per ‘svecchiare’ la Pa, si libereranno dall’abolizione del trattenimento in servizio, cioé la possibilità per i dipendenti pubblici di rimanere al lavoro per altri due anni oltre l’eta’ della pensione e per cinque anni, dai 70 ai 75 anni, per i magistrati. Ma si fissano termini diversi: le “toghe” over-70 in posizioni apicali (magistrati ordinari, amministrativi e contabili in “funzioni direttive o semidirettive” o incarichi dirigenziali) potranno restare in servizio fino al 31 dicembre 2015. Questo per “salvaguardare la funzionalità degli uffici giudiziari”, in difficoltà con gli organici.

Un “regime transitorio” per evitare che “gli uffici direttivi degli organi della magistratura o dei tribunali fossero decapitati o azzerati dalla sera alla mattina”, spiega Renzi. Per gli altri casi, il limite e’ invece il 31 ottobre 2014. Lo stop a questo istituto permetterà di liberare posti per i giovani, a costo zero, sottolinea il governo. Sul fronte pensioni, la Pubblica amministrazione potra’ mandare a riposo i lavoratori che hanno i requisiti per la pensione anticipata (nel 2014 42 anni e 6 mesi di servizio per gli uomini, 41 anni e 6 mesi per le donne) anche se non avranno ancora l’eta’ della pensione di vecchiaia inclusi i professori universitari, i dirigenti medici responsabili di struttura complessa e il personale delle autorità indipendenti.

 

SINTESI DELLE PRINCIPALI MISURE

 

– STOP TRATTENIMENTO IN SERVIZIO E VIA A RICAMBIO GENERAZIONALE.

L’istituto viene abolito da fine ottobre. Ma per i magistrati ordinari, amministrativi e contabili in “funzioni direttive o semidirettive” o dirigenziali, over70, “viene fatto salvo fino al 31 dicembre 2015”. Questo dara’ spazio al ricambio generazionale permettendo di creare almeno 15 mila posti.

 

– MOBILITA’ OBBLIGATORIA FINO A 50 KM.

Sara’ obbligatoria fino a 50 chilometri, ma il ministro Madia si e’ impegnata a dare garanzie sullo stipendio del lavoratore, assicurando l’approvazione delle tabelle di equiparazione, che consentono di capire lo stipendio e la qualifica che si mantengono dopo il trasferimento. Un’accelerazione sara’ anche impressa alla mobilita’ volontaria, ora anche senza nulla osta dell’amministrazione che deve ‘cedere’ il dipendente, se quest’ultimo vuole andare in un’amministrazione che ha una carenza d’organico maggiore.

 

– DIRIGENTI A TERMINE.

Viene confermato il ruolo unico per i dirigenti (non esiste piu’ la divisione per fasce). Se rimangono privi di incarico per un certo periodo saranno “di fatto licenziati”.

 

– PRIMA ASSUNZIONE VINCITORI CONCORSI, POI NUOVI BANDI.

Nessun nuovo concorso se prima non vengono assunti tutti i vincitori dei precedenti bandi.

 

– DISTACCHI E PERMESSI SINDACALI -50%.

Saranno dimezzati dal primo agosto.

 

– CON REQUISITI ANZIANITA’ VIA ANCHE MEDICI E PROF.

La Pa potrà mandare a riposo i lavoratori che hanno i requisiti per la pensione anticipata (nel 2014 42 anni e 6 mesi di servizio per gli uomini, 41 anni e 6 mesi per le donne) anche se non avranno ancora l’età della pensione di vecchiaia inclusi i professori universitari, i dirigenti medici responsabili di struttura complessa e il personale delle Autorità indipendenti.

 

– TAGLIO 50% DIRITTI CAMERALI. Vengono ridotti del 50% i diritti annuali che le imprese pagano alle Camere di commercio.

 

– GIU’ DA 75 A 10 PERCENTO SPESE LEGALI AVVOCATI STATO.

Per gli avvocati dello Stato viene ridotta la percentuale sulle spese legali, che e’ del 75%, e cala al 10%.

 

– SEMPLIFICAZIONI E PIN UNICO.

Arriva l’identità digitale, dal 2015 ogni cittadino avrà un Pin unico per accedere da casa a tutti i servizi della Pa. Semplificazioni anche per i malati cronici o disabili permanenti, con la riduzione del numero dei certificati richiesti.

 

FONTE: Confcommercio

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