Se acquistiamo un prodotto difettoso, in quali casi il venditore ha l’obbligo di ripararlo? Vediamolo insieme.


Soprattutto con l’arrivo delle feste natalizie, lo shopping s’intensifica. Ma può capitare che un oggetto che abbiamo acquistato sia difettoso. In quel caso, cosa dobbiamo fare?

Quando si acquista qualcosa, che sia un bene materiale o un servizio, ci sono dei diritti e dei doveri, sia per l’acquirente che per il venditore.

Nello specifico, il venditore ha l’obbligo di vendere all’acquirente un prodotto conforme a quanto stabilito dal contratto di vendita e dalla normativa vigente.

Quindi, cosa succede se il prodotto non è conforme a queste caratteristiche? Vediamolo insieme.

Prodotto difettoso: il venditore ha l’obbligo di ripararlo?

Secondo quanto stabilito dall’art.129 del Codice del Consumo, il venditore ha l’obbligo di riparare il prodotto difettoso, quando il difetto è presente al momento della consegna.
Questo perché il venditore è responsabile dei difetti di conformità che si manifestano entro due anni dalla consegna del prodotto.

Per “difetto di conformità”, s’intende (come stabilito dall’art.128 del Codice del Consumo) quando il prodotto non presenta le qualità e le prestazioni che dovrebbero essere previste per prodotti dello stesso tipo.

Un altro caso in cui c’è l’obbligatorietà di riparazione, da parte del venditore, è quando un difetto o un malfunzionamento si presentano entro sei mesi dalla consegna. In questo caso, come sottolineato dall’art.130 del Codice del Consumo, si presume che il difetto di conformità fosse presente già al momento della consegna (a meno che il venditore non dimostri il contrario).

Tuttavia ci sono delle eccezioni: se il prodotto presenta dei difetti dati da un uso improprio o da una manomissione da parte dell’acquirente, allora la responsabilità ricade sull’acquirente stesso.

Prodotto difettoso: e se il venditore non lo può riparare?

Se il venditore non può riparare il prodotto difettoso, l’acquirente ha il diritto di richiedere la sostituzione del prodotto e, se non è possibile, può richiedere la riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto.

L’obbligo di riparazione, se sussiste, si estende anche al produttore, per tutti quei difetti che si manifestano entro dieci anni dalla messa in circolazione del prodotto.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it