La CER – Comunità Energetica Rinnovabile – è un gruppo di soggetti che si organizza per produrre e condividere localmente l’energia prodotta da fonti rinnovabili.

Alla base   di una CER c’è l’obiettivo di fornire benefici ambientali, economici o sociali ai suoi azionisti, ai membri o alle aree locali in cui opera.

I vantaggi delle Comunità Energetiche per le PA

Nel caso delle PA, in particolare, la creazione di una Comunità Energetica Rinnovabile costituisce una delle soluzioni per contrastare la povertà energetica, come richiesto dall’Agenda 2030 dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, che impegna ad “assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni”.

Un altro vantaggio insito nella costituzione di una Comunità Energetica è quello sociale: l’energia prodotta da fonti rinnovabili viene condivisa tra i cittadini della Comunità Energetica secondo uno spirito comunitario e questo rappresenta un grande valore per i Comuni e le PA.

Anche i vantaggi economici sono rilevanti, basti pensare ai costi di distribuzione dell’energia e agli altri oneri tipici dei fornitori di energia che attraverso le CER verrebbero abbattuti.

Inoltre le Comunità energetiche contribuiscono all’indipendenza energetica: ci sarà sempre meno la necessità di importare energia dell’estero.

Anche lo Stato farà la sua parte deliberando un incentivo economico che vada a premiare l’energia prodotta e contemporaneamente prelevata dai consumatori che si sono aggregati in una Comunità Energetica Rinnovabile (autoconsumo collettivo).

In questo modo i membri delle CER potranno dividersi i proventi economici e utilizzarli per sostenere le proprie spese energetiche oppure per investire nella creazione di nuovi impianti di generazione o di servizi ambientali a beneficio della collettività.

Le Comunità Energetiche Rinnovabili sono un grandissimo strumento per generare risparmi ma è necessaria una gestione ottimale, come quella fornita da Utility Power.

Con 15 anni di esperienza, formazione e impegno Utility Power aiuta Comuni e PA nella gestione della CER.

Se l’obiettivo della Comunità è quello di generare un beneficio da ridistribuire a ciascun membro allora il rischio di creare una Comunità sbilanciata tra consumo e produzione genererà sicuramente un beneficio marginale pro capite.

L’incentivo, infatti, remunera il minimo tra energia prodotta e energia autoconsumata il che significa che quanto più saranno vicini questi valori tra loro, e quanto più questo risultato sarà raggiunto con il numero corretto di membri, più sarà alto il beneficio maturato dagli stessi membri della Comunità.

Oggi molte amministrazioni stanno commettendo l’errore di creare Comunità senza sapere quale debba essere il corretto bilanciamento tra produzione e prelievi.

Per evitare ciò, noi di Utility Power utilizziamo un software di calcolo per aiutare le PA al dimensionamento corretto della Comunità monitorando e controllando gli asset di produzione, accumulo e consumo.

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Fonte: Utility Power (www.utilitypower.it)