Di recente si è registrato il primo caso di un italiano morto in vacanza a Cuba, presumibilmente, a causa del vaiolo delle scimmie: quali sono i sintomi di questa infezione?
Ricordiamo che il vaiolo delle scimmie (Monkeypox, MPX) è una malattia causata dal virus del vaiolo delle scimmie (MPXV).
Si tratta di una cosiddetta zoonosi virale cioè può diffondersi dagli animali all’uomo ma può anche diffondersi tra le persone.
Scopriamo qui di seguito in breve quali possono essere i sintomi di questa malattia e quale potrebbe essere una terapia da adottare.
Vaiolo delle scimmie: quali sono i sintomi?
Il vaiolo delle scimmie si può presentare clinicamente in modo differente: alcune persone presentano sintomi lievi, raramente asintomatiche, altre possono sviluppare sintomi più gravi e quindi necessitare l’ospedalizzazione.
Le persone a più alto rischio di malattie gravi o complicanze sono:
- le donne in gravidanza
- i bambini
- e le persone immunocompromesse.
I sintomi più comuni del vaiolo delle scimmie includono:
- febbre
- sonnolenza
- dolori muscolari
- e mal di testa.
L’eruzione cutanea si sviluppa di solito da uno a tre giorni dopo l’inizio della febbre ma può anche presentarsi prima dei sintomi generali.
Interessa soprattutto le aree ano-genitali, il tronco, le braccia e le gambe, il viso, i palmi delle mani e le piante dei piedi, a volte le lesioni possono essere scarse e/o limitate solo alle aree genitali o peri-anali.
Nel 5% dei casi la manifestazione di esordio può essere rappresentata da lesioni a livello del cavo oro-faringeo. Le lesioni cutanee spesso si presentano come macule, che tendono ad evolversi in papule, vescicole, pustole, croste.
I sintomi in genere durano da due a tre settimane e di solito scompaiono da soli o con cure di supporto, come farmaci per il dolore o la febbre.
Il periodo infettivo deve essere considerato a partire dalla comparsa dei primi sintomi fino alla caduta delle croste di tutte le lesioni e la formazione di nuova pelle.
Chiunque abbia sintomi compatibili con il vaiolo delle scimmie o che è stato a contatto stretto con un caso confermato di MPX deve consultare subito il proprio medico curante.
Qual è (se esiste) una possibile terapia?
Secondo quando indicato dal Ministero della Salute specifici antivirali possono essere presi in considerazione a giudizio del medico curante, in casi selezionati.
Molti anni di ricerca sulle terapie per il vaiolo hanno portato a sviluppare prodotti utilizzabili anche per il trattamento del vaiolo delle scimmie. Un antivirale sviluppato per il trattamento del vaiolo (tecovirimat) è stato approvato per il trattamento del vaiolo delle scimmie, nel gennaio 2022, dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA). Non è ancora ampiamente disponibile.
N.B. Ricordiamo che questo articolo ha uno scopo puramente informativo: in caso di sintomi di qualsiasi tipo occorre sempre consultare il proprio medico.
Il video
Potete consultare nel player video qui di seguito con il commento di Gianni Rezza, direttore della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it