Le Maldive rappresentano una destinazione turistica ormai nota a molti, che con il passare degli anni amplia sempre di più l’offerta con proposte destinate a soddisfare le aspettative più diverse e ad assecondare qualunque tipo di esigenza. Negli ultimi tempi, per esempio, hanno aperto parecchie guesthouse, grazie alle quali i viaggiatori indipendenti possono sfruttare la possibilità di andare alla scoperta delle Maldive più vere e genuine. Ciò vuol dire, per esempio, entrare a diretto contatto con gli isolani, assaporare la cucina locale e soggiornare in un atollo isolato, con un’esperienza diversa da quella che si potrebbe vivere nella capitale, la moderna Male.
Dove soggiornare e che cosa fare
L’Embudu Village è una delle sistemazioni di maggior pregio nel Paese, e può essere scelto come punto di riferimento per poi dedicarsi a molteplici attività. Per esempio si potrebbe organizzare un’escursione a Maafushi, che è conosciuta per essere stata la prima isola delle Maldive a diventare una destinazione turistica di richiamo, come dimostra la presenza di decine fra hotel e guesthouse. Lo snorkeling e le immersioni sono pane quotidiano per i turisti da queste parti, ed è presente anche una bikini beach destinata ai turisti che hanno, così, la possibilità di fare il bagno e di gustarsi la tintarella in costume, senza rischiare di andare contro la sensibilità della popolazione locale.
Alla scoperta degli squali balena
Le acque delle Maldive sono popolate fra l’altro dallo squalo balena, che è conosciuto per essere il pesce più grande al mondo. Chi desidera provare a osservarlo non deve far altro che dirigersi a sud dell’atollo di Ari, scegliendo possibilmente un periodo di plenilunio, che è quello in cui sono più intense le correnti fra gli atolli. È davvero piacevole nuotare fra gli squali balena, che raggiungono i 10 metri di lunghezza ma non sono per niente pericolosi a dispetto delle loro dimensioni: mangiano solo plancton.
I Twin Otter: che cosa sono e perché conviene conoscerli
Le Maldive sono un Paese quasi del tutto privo di strade, ma non per questo mancano i collegamenti: semplicemente, si utilizzano mezzi di trasporto diversi rispetto a quelli che siamo abituati a vedere dalle nostre parti. Ci stiamo riferendo ai Twin Otter, che sono degli idrovolanti che fungono da taxi. È possibile limitarsi a osservarli a distanza oppure salire a bordo di uno di essi, per vivere le emozioni del decollo dall’acqua e soprattutto per ammirare dall’alto le lagune, gli atolli, le isole e tutto lo spettacolo della natura delle Maldive.
Che cosa fare a Male
La capitale del Paese, come si è detto, si chiama Male. Qui è possibile tra l’altro entrare nel National Museum, che accoglie una panoramica interessante dedicata alla storia delle Maldive, mentre molto importanti sono le lapidi in pietra corallina dell’Old Friday Mosque. La città di Male è costellata di mercati e teashop, dove si può entrare non solo per gustare uno short eat, ma anche per conversare con gli abitanti del posto.
Le esibizioni di bodu beru
Non è possibile andare via dalle Maldive senza aver prima preso parte a uno spettacolo di bodu beru. Si tratta di una tradizionale esibizione messa in scena solo da uomini con danze e percussioni: le parole “bodu beru”, infatti, in lingua dhivehi vogliono dire proprio “grande tamburo”. Quella che si può vivere nel corso di uno show simile è un’esperienza genuina e molto coinvolgente, a dispetto della lentezza del ritmo iniziale: con il tempo la velocità aumenta, e così pure l’intensità dei balli dei danzatori, che sembrano quasi essere colti da uno stato di trance. Da non perdere.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it