L’UPI, Unione Province d’Italia, in audizione al senato in merito al Dl PNRR 2: ad intervenire è stato il rappresentante UPI Luca Menesini, presidente della provincia di Lucca.
“E’ evidente lo sforzo che il Governo sta compiendo per creare le condizioni che permettano la piena attuazione dei progetti del PNRR, ma rispetto alle esigenze di personale specializzato che le Province hanno avanzato, le risposte non sono ancora sufficienti. Abbiamo bisogno di competenza d’eccellenza per poter rispondere agli obiettivi che ci vengono posti”.
Lo ha detto il rappresentante dell’UPI, Luca Menesini, Presidente della Provincia di Lucca, intervenendo in audizione alle Commissioni Affari istituzionali e Istruzione del Senato sul decreto-legge sulle ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
UPI: l’audizione al Senato sul DL PNRR 2
“Consideriamo positivi gli interventi di semplificazione delle procedure di assunzione previsti dal decreto– ha detto Menesini – a partire dal portale unico per il reclutamento del personale e dalla riforma delle procedure, ma occorre prevedere alcune modifiche alla disciplina del personale di Comuni, Province, Città metropolitane, per consentire l’aumento delle capacità di assunzione sulla base di effettivi parametri di sostenibilità finanziaria. Chiediamo per questo che, nel calcolo dell’incidenza delle spese di personale sulle entrate correnti, siano neutralizzate le spese di personale riferite agli oneri per gli arretrati dei contratti nazionali di lavoro che entreranno in vigore dal 2022 e le spese di personale finanziate da altri livelli istituzionali per le funzioni delegate dalle Regioni agli enti locali. Così come chiediamo che l’ampliamento degli spazi di assunzioni a tempo determinato e il ricorso agli incarichi a personale in quiescenza non sia limitato al solo PNRR, ma più generale al necessario rafforzamento della capacità amministrativa degli enti per far fronte a tutte le esigenze di realizzazione degli investimenti previsti da fondi nazionali o da fondi europei”.
“Le Province e le Città metropolitane – ha poi ricordato il rappresentante dell’UPI – sono impegnate nell’attuazione del PNRR con le loro stazioni uniche appaltanti, sia sui progetti di loro competenza, che su quelli dei comuni non capoluogo del loro territorio. Per questo occorre consentire a Province e Città metropolitane di assumere rapidamente personale altamente specializzato per rafforzare le strutture di progettazione e di gestione degli appalti, attraverso il ricorso ad un concorso unico che consenta di immettere celermente almeno 300 funzionari nelle strutture degli enti che gestiscono gli appalti del PNRR”.
“Quanto poi agli interventi per la transizione digitale – ha concluso Menesini – considerato che le Province sono state completamente escluse dagli avvisi del PNRR sull’informatizzazione e la digitalizzazione della PA, chiediamo l’istituzione di un fondo per favorire i processi di transizione digitale delle Province attraverso la migrazione al Cloud dei servizi e il potenziamento delle loro funzioni di raccolta dati e di assistenza tecnica ed amministrativa agli enti locali del territorio”.
Fonte: UPI - Unione Province d'Italia